Sembra ieri che la gente si assiepava al di fuori delle sale cinematografiche per assistere alla proiezione di Joker, film del 2019 con protagonista un Joaquin Phoenix in grande spolvero, la cui interpretazione dell’antieroe dei fumetti Marvel gli valse un oscar alla migliore interpretazione maschile. Sulla scia di un simile successo ci si aspettava che il sequel del film generasse attorno a sé un fermento simile a quello del primo episodio, soprattutto in virtù del fatto che il cast si è adesso arricchito una star del calibro di Lady Gaga, ma le cose oltreoceano sono andate diversamente e gli incassi non hanno soddisfatto del tutto le aspettative.
L’accoglienza in Italia
Ben diversa è stata l’accoglienza nel Bel Paese, dove Joker: Folie à Deux, nelle sale dal 2 ottobre, ha già scalato le classifiche dei film più visti piazzandosi al primo posto. La pellicola si distacca notevolmente dal genere del primo Joker, che somigliava più a un thriller psicologico, e prende la piega del musical sfruttando appieno la vocalità della protagonista femminile, Lady Gaga. L’artista in onore al film ha pubblicato un album con la colonna sonora ufficiale: Harlequin. Si sono aggiunti al cast in ruoli più o meno secondari anche Brendan Gleeson, Steve Coogan e Harry Lawtey. Diamo uno sguardo alla trama: detenuto nel manicomio di Arkham, Arthur conosce una donna che rimane affascinata dalla sua storia e con la quale inizia una frequentazione dai contorni grotteschi. L’incontro tra i due avviene quando Arthur sembra pronto a imboccare il percorso della redenzione, ma la figura di Lee (Lady Gaga) finisce per ricongiungerlo con il suo alter ego, l’alienato Joker.
Sceneggiatura debole
La critica non è stata clemente con la pellicola e ne ha contestato soprattutto la sceneggiatura. Le interpretazioni sono invece abbastanza pregnanti, soprattutto quella di Lady Gaga, la quale ha dichiarato di essersi fatta coinvolgere così tanto dal personaggio di Harley Quinn da non riuscire più a liberarsene. Queste le parole dell’artista: “C’era qualcosa di incompiuto in questo personaggio quando ho finito il film. Crearlo ha avuto un effetto profondamente significativo su di me. Anche il modo in cui mi sono preparata è cambiato, e anche Michael ha imparato a conoscere Lee piuttosto bene; è per questo che abbiamo concepito insieme questo progetto”.