di Francesco Pigozzo e Daniela Martinelli
Con quali caratteristiche nasce l’Unione Europea? Che posto ha l’Unione Economica e Monetaria nel quadro delle istituzioni europee? Perché si prevede fin da subito una nuova riforma dei Trattati?
A Maastricht nel dicembre 1991 il Consiglio Europeo discusse gli esiti delle conferenze intergovernative e fissò il calendario per la Moneta Unica. Sempre a Maastricht il 7 febbraio 1992 i capi di Stato e di governo firmarono il Trattato sulla Unione Europea. La nuova “casa” istituzionale di quelli che venivano finalmente definiti “cittadini europei” si edificava su tre i pilastri non uguali tra loro: anzitutto le Comunità, poi la politica estera e di sicurezza comune, infine la cooperazione nella giustizia e affari interni.
LE FONDAMENTA DELLA CASA COMUNE ERANO ABBASTANZA SOLIDE?
No, tutti sapevano che andavano rafforzate! Anche perché l’Unione Europea si apriva ad accogliere sempre più Stati membri… e così nello stesso trattato era prevista una revisione tre anni dopo l’entrata in vigore, dunque nel 1995, a seguito del previsto ingresso di Austria, Svezia e Finlandia (la Norvegia, che avrebbe dovuto far parte del gruppo, si autoescluse con un referendum). E nel 1993 il Consiglio Europeo a Copenaghen stabilì i criteri di ammissione per gli allargamenti futuri.
Ma gli stessi cosiddetti “pilastri” erano tutt’altro che completi e ben portanti… il primo, figlio della storia delle Comunità precedenti, era il più avanzato: dove c’erano chiare competenze comunitarie si riuscivano già a prendere decisioni sovranazionali, perché Parlamento Europeo e ministri nazionali avevano pari peso sulle decisioni e procedevano a maggioranza.
Ma non mancavano le incrinature: l’obiettivo federale stabilito nel 1950 venne lasciato fuori dal trattato e il consenso sul progetto europeo divenne tanto più fragile quanto più numerosa e variegata era ormai la composizione degli Stati membri rispetto ai sei originari – per il Regno Unito si introdusse una deroga all’adozione della Moneta Unica e anche la Danimarca ratificò il trattato solo in cambio della stessa deroga.
Queste incertezze nel 1993 scatenarono tensioni sui mercati finanziari che misero in crisi il Sistema Monetario Europeo. E il nuovo libro bianco di Delors per rilanciare l’occupazione in Europa restò lettera morta…
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COSA TROVATE SUL VLEU
Come per le precedenti e per le successive tappe del percorso, sono disponibili tre video che vi aiuteranno a immergervi nell’atmosfera dell’epoca, comprendere meglio le vicende europee essenziali che la caratterizzano e approfondire le questioni storiche attraverso la presentazione del punto di vista storiografico di alcuni esperti di studi europei. Le lezioni sono corredate di materiali di supporto, in particolare indicazioni sitografiche e bibliografiche sui singoli periodi.
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