Il cinema ha sempre marciato sull’interrogativo degli interrogativi: “siamo soli nell’universo?”. Nelle sceneggiature la risposta è sempre “no”, ma nella realtà come stanno davvero le cose. Chi può dirlo? È possibile solo fare delle ipotesi, e la scienza non perde mai occasione di avanzarle. Uno studio pubblicato su Astrophysical Journal ipotizza che le comunità extraterrestri in grado di mettersi in contatto con le altre siano poco più di una trentina nella sola Via Lattea. Christopher Conselice, astrofisico dell’Università di Nottingham (Regno Unito) ha dedicato un’intera esistenza all’approfondimento del tema, ed ha spiegato: “Nella nostra galassia dovrebbero esistere almeno alcune dozzine di civiltà attive, assumendo che ci vogliono 5 miliardi di anni affinché su un pianeta si formi vita intelligente, come per la Terra.
Guardare all’evoluzione in scala cosmica
L’idea è di guardare all’evoluzione, ma in una scala cosmica. Chiamiamo questo tipo di calcolo limite astrobiologico copernicano”. Ed ancora: “Se la vita intelligente si forma seguendo un criterio scientifico e non in modo unico e casuale, allora la vita dovrebbe svilupparsi entro qualche miliardo di anni come parte naturale dell’evoluzione”. Resta solo da chiedersi come sia possibile che, delle civiltà già avviate, nessuna abbia ancora trovato il modo di raggiungerci o di darci segnali della sua esistenza? Stando a una teoria accreditata da alcuni scienziati, gli alieni saprebbero esattamente della nostra esistenza, ci avrebbero localizzato, ci osserverebbero a distanza, e non avrebbero alcuna intenzione di raggiungerci… Ci avrebbero messo in quarantena.
Altruisti, non asociali
Ma la loro scelta di tenerci alla larga non sarebbe dettata dalla diffidenza nei nostri confronti, bensì dall’altruismo. Queste forme di vita inintelligibili temono che non siamo ancora pronti alla verità, o, peggio, che l’incontro con la nostra civiltà causerebbe una guerra tra culture, culminante con la rispettiva distruzione. Non è dato conoscere la verità, pertanto, oltre a vagliare le diverse teorie scientifiche, non resta che fantasticare su quelle proposte da Hollywood. Il genere fantascienza è uno dei più fortunati tra quelli proposti dalla cosiddetta mecca del cinema, a significare che l’argomento “alieni” è in grado di risvegliare l’interesse collettivo.