La fauna urbana sta cambiando… Percorrendo le strade, i giardini e i parchi di città, ormai potrebbe capitare di imbattersi in specie di mammiferi rare e inaspettate: istrici, lepri, volpi, lupi, puzzole e perfino gatti selvatici, com’è successo a Firenze. A immortalare questi esemplari sono state 40 fototrappole piazzate dagli studiosi del CNR in collaborazione con l’NBFC National Biodiversity Future Center (primo centro di ricerca nazionale sulla biodiversità finanziato dal PNRR). La ricerca è durata 13 mesi e sono state rilevate più di 30 specie tra cui animali protetti come moscardini, piccoli roditori arboricoli e lupi. Trovate anche puzzole in prossimità di aree umide. Numerose le volpi, poi la lepre europea e l’istrice.
Presente anche il lupo
Emiliano Mori, ricercatore CNR-IRET, ha chiosato: “Ci ha sorpreso rilevare la presenza in città di grandi carnivori, come il lupo, ma anche di specie come il gatto selvatico, che fino agli anni ‘70 e ‘80 era segnalato, al massimo, fino alla provincia di Pisa. La presenza di questa specie nella città di Firenze sottende l’espansione del range geografico”; ed ancora: “Questo progetto permette di acquisire dati scientifici preziosi sulla biodiversità urbana e di sensibilizzare la cittadinanza sull’importanza di tutelare gli ecosistemi anche in contesti fortemente antropizzati. Siamo quindi molto entusiasti di scoprire la ricchezza di vita che si nasconde nei nostri parchi e giardini”.
Non solo a Firenze
Il trend evidenziato dal PNRR non riguarda solo Firenze, ma si sta espandendo anche a Roma e Milano, alle prese con una biodiversità nuova, insolita, che chiede di essere conosciuta e protetta. Nel periodo di pieno lockdown si era registrato un fenomeno simile, in cui, dalle zone rurali e di campagna, gli animali selvatici avevano raggiunto i centri urbani, complice lo spopolamento dell’uomo. Tuttavia sembrava una bizzarrìa destinata a scemare, ma a quanto pare, nel bazzicare la metropoli, le bestiole hanno finito col preferirla alla campagna.
