Le fake news più clamorose della storia

da | Dic 6, 2024 | Attualità

Per arricchire di fascino e suggestione un episodio leggendario o per rafforzare l’aura di eccentricità attorno a un personaggio dibattuto, talvolta la storia viene condita con un pizzico di menzogna. Può così capitare di udire che Elvis Presley non sia morto, bensì espatriato alla volta di mete tropicali a sorseggiare mojito su un’amaca, magari in compagnia di Marilyn Monroe, la quale avrebbe messo in scena la sua dipartita per aggirare i paparazzi e godersi la vacanza.

Nella maggior parte dei casi, simili leggende metropolitane vengono accolte con scetticismo e diffidenza, vi sono però credenze che nessuno osa confutare, benché suonino assurde. Vediamone alcune.

Povera Maria Antonietta

“Se non hanno pane, mangino brioches”; anche chi non eccelle in storia conosce questo adagio e ne attribuisce la maternità a Maria Antonietta d’Asburgo-Lorena. Stando al mito, la Regina di Francia avrebbe proferito la frase per farsi beffe di un popolo affamato, ma quante certezze abbiamo che tutto ciò sia vero? Nessuna!

L’espressione derisoria che ha concorso a forgiare un alone di spocchia attorno a Maria Antonietta, invero è ascrivibile allo scrittore e filosofo francese Jean-Jacques Rousseau, il quale nel VI capitolo del suo “Le confessioni” racconta un aneddoto risalente al 1741, ovvero a 14 anni prima che la controversa monarca venisse al mondo. Ecco lo stralcio dell’opera da cui tutto ebbe inizio: “Mi ricordai infine il ripiego di l una gran principessa cui dicevano che ai contadini mancava il pane e che replicò: ‘Mangino focaccine’. Comprai focaccine. Ma anche qui, quali acrobazie per riuscirci!”.

La “bufala” ha sempre fatto tendenza

La propensione al sensazionalismo non è prerogativa dei nostri giorni, in cui c’è la rincorsa alla notizia clamorosa; anche in passato ci si dilettava intessendo trame intricate e subdole attorno al malcapitato di turno.

A quanto sopra aggiungeteci pure che l’emblema del peccato originale non è una mela (i testi sacri non fanno esplicita menzione a questo frutto), che Galileo non pronunciò mai l’espressione “eppur si muove” e che, a dispetto della classica iconografia, che lo vede ingombrante e panciuto, Buddha aveva un personalino da fare invidia a un atleta.