di Francesco Pigozzo e Daniela Martinelli
Mettere in contatto prospettive e persone per costruire una consapevolezza condivisa dei problemi che abbiamo in comune e per sviluppare la capacità di interrogare criticamente se stessi e il mondo è per noi requisito necessario al cambiamento di paradigma culturale. Educazione civica sostenibile non significa propagandare soluzioni, ma sintonizzarsi su questioni di rilevanza collettiva per valutare le soluzioni esistenti e cercarne di alternative. Ecco perché durante il progetto Multiscale EU abbiamo lanciato l’iniziativa: QUESTIONI APERTE, provando a formulare quattro domande fondamentali che abbiamo posto, e continueremo a porre, a una rosa ampia di interlocutori, in tutto il mondo.
LE QUESTIONI APERTE
- Quali connessioni o contraddizioni vedete tra quello che vi occupa come individui (lavoro, ricerche, passioni, ossessioni…) e quello che vi pre-occupa come esseri umani che fanno parte di molteplici collettività, dal locale al globale?
- “Se tutti in tutto il mondo facessero così, diventerebbe impossibile fare così per chiunque”. “Continuando a fare così, ben presto noi esseri umani non potremo più fare così”. Che cosa vi evocano queste frasi?
- Stanno finalmente guadagnando visibilità i problemi di sostenibilità biologica, economica, sociale, culturale che pesano sull’esistenza dell’umanità – eppure si tarda e si fatica troppo a prendere e attuare decisioni collettive conseguenti: non è che c’è qualcosa di insostenibile anche nell’organizzazione politico-istituzionale umana?
- In base alla vostra esperienza, che cosa è indispensabile sapere e cosa è indispensabile imparare a fare per un essere umano oggi?
Sono questioni rivolte anche a tutti i lettori di The New Generation Voice!: se volete inviarci le vostre risposte o volete segnalarci interlocutori di cui vi piacerebbe conoscerle, scriveteci a citoyennes@uniecampus.it
UN DIALOGO COLLETTIVO
Dalla prossima settimana, ripubblicheremo intanto le risposte di tutti coloro che fin qui hanno accettato di mettersi in gioco, per dare valore a una riflessione corale e ricca di diversità di punti di vista (disciplinari, metodologici, esperienziali, valoriali) che stimoli ciascuno di noi a mettere a fuoco dubbi e costruirsi posizioni personali (piuttosto che recepire o rigettare posizioni pre-confezionate).
Cominceremo dalle risposte di Vladislav Gavryusev, ricercatore in Fisica sperimentale della materia e applicazioni all’Università di Firenze.