Dal Mississippi all’Africa passando per l’Italia: oggi è la Giornata Internazionale del Jazz

da | Apr 30, 2025 | Eventi

Il 30 aprile è la Giornata Internazionale del Jazz, appuntamento annuale imperdibile per gli amanti della musica, che unisce gli appassionati di tutto il mondo grazie ai numerosissimi eventi in programma. La giornata è nata per celebrare il jazz come patrimonio universale, nonché per il ruolo cruciale che ha avuto e continua ad avere tutt’ora nel promuovere il dialogo tra Paesi diversi e culture diverse.

Per sua natura, il jazz da sempre mescola influenze e tradizioni artistiche provenienti da ogni angolo del pianeta: nato tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento negli Stati Uniti dall’incontro tra tradizioni africane ed europee, questo genere ha sempre saputo trasformarsi ed adattarsi, fino a diventare nel corso dei decenni la musica simbolo delle lotte contro le discriminazioni e il razzismo.

La Giornata Internazionale del Jazz

Istituita dall’UNESCO nel novembre del 2011, la Giornata è stata promossa su iniziativa di Herbie Hancock, celeberrimo pianista jazz, compositore ed Ambasciatore UNESCO per il dialogo interculturale, al fine di riconoscere il jazz come strumento di diplomazia culturale capace di superare le barriere geografiche, unire i popoli e promuovere la pace, il rispetto dei diritti umani e della libertà di espressione.

Ogni anno per l’occasione sono organizzati centinaia di eventi, concerti ed iniziative in più di 190 Paesi, coinvolgendo comunità, scuole, istituzioni. Il momento clou della Giornata è l’All-Star Global Concert, un grande concerto che raccoglie alcuni dei jazzisti più importanti di tutto il mondo, a testimonianza proprio della sua potenza comunicativa universale.

Quest’anno il concerto, presentato da Hancock e dall’attore premio Oscar Jeremy Irons, è trasmesso via YouTube, Facebook e UN Web TV. Numerosissimi poi gli eventi organizzati lungo tutta la penisola, visibili a questo indirizzo.

Il jazz in Italia

In Italia il jazz arrivò nei primi decenni del Novecento con i primi dischi da Oltreoceano. Anche se inizialmente fu accolto con sospetto – tanto da essere giudicato “immorale” dal regime fascista – si diffuse ben presto nei club notturni delle città più grandi come Milano, Roma, Genova e Napoli, dando vita ad una scena molto vivace.

Tra gli anni Trenta e gli anni Sessanta il jazz raggiunse l’apice di popolarità nel Paese grazie ad artisti come Gorni Kramer, Renato Sellani, Giorgio Gaslini, Enrico Rava, Jula De Palma, Nicola Arigliano e Johnny Dorelli, ma a partire dagli anni Settanta la sua popolarità calò.

Nell’ultima decina di anni, il jazz italiano si è ripreso grazie ad una nuova generazione di artisti di grande spessore, apprezzati anche a livello internazionale. Tra questi spiccano Paolo Fresu, Enrico Rava, Giovanni Allevi, Sergio Cammariere, Stefano Bollani e Danilo Rea.

L’interesse crescente è testimoniato anche dai sempre più numerosi festival di jazz di rilevanza mondiale come l’Umbria Jazz Festival, il Pescara Jazz, il Pistoia Blues o il Venezia Jazz Festival. E come sempre, il jazz cambia senza perdere la sua identità.