Maturità 2026, bocciatura per chi non svolge l’esame orale

da | Lug 15, 2025 | Mondo Scuola

L’esame di Stato di quest’anno è da poco terminato e già si parla di quello dell’anno prossimo che subirà alcuni cambiamenti importanti. Oltre a tornare alla vecchia dicitura (esame di maturità), il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha anticipato che diventerà una prova multidisciplinare e che se uno studente rifiuterà di prendere parte alla prova orale verrà bocciato.

Valorizzazione dell’iter formativo

Il cambiamento più sostanzioso riguarderà la prova orale per valorizzare l’iter formativo, riducendo il peso delle prove scritte per privilegiare quello orale, che diventerà un esame multidisciplinare e non una “mera interrogazione”.

In quest’ottica, saranno valorizzati meglio i percorsi scuola-lavoro, il curriculum dello studente, le attività di orientamento e l’educazione civica con l’obiettivo di far emergere la “maturazione complessiva dello studente” misurando capacità critiche, responsabilità ed autonomia.

Il ministero, inoltre, sta lavorando a una riforma del programma scolastico per potenziare l’italiano e la matematica, anche alla luce dei bassi punteggi registrati in questi ambiti dalle prove Invalsi di quest’anno. Secondo i dati, solo il 52% degli studenti di quinta superiore ha raggiunto livelli adeguati di apprendimento in italiano, il 55% in inglese e il 54% in matematica, con divari significati tra le regioni del Nord e quelle del Sud.

La bocciatura se si fa scena muta

Intervistato ai microfoni di Rainews24, il Ministro Valditara ha annunciato che dall’anno prossimo gli studenti non potranno rifiutare di svolgere l’esame di maturità orale, pena la bocciatura.

Il ministro ha spiegato che “se un ragazzo si presenta all’orale, oppure volontariamente decide di non rispondere alle domande dei suoi docenti non perché non è preparato, cosa che può capitare, ma perché non ‘vuole collaborare’ e quindi ‘boicottare’ l’esame, dovrà ripetere l’anno”.

La decisione arriva a seguito di qualche episodio in queste settimane, in cui alcuni studenti hanno rifiutato di rispondere alle domande del colloquio orale per protestare “i meccanismi di valutazione scolastici, l’eccessiva competitività, la mancanza di empatia del corpo docenti”, come dichiarato dalla studentessa Maddalena Bianchi che ha boicottato la prova facendo scena muta.

Le nuove norme dovrebbero inserirsi in un emendamento legislativo al dl 90/2025 Università e Scuola, attualmente in corso di conversione in Parlamento.