Molti sociologi del XX e XXI secolo hanno cercato di spiegare gli enormi cambiamenti che hanno caratterizzato la nostra epoca. Tra questi spicca Zygmunt Bauman, sociologo e filosofo polacco naturalizzato britannico, che con le sue opere ha fornito una delle chiavi di lettura più incisive per analizzare la realtà contemporanea.
La sua teoria della società liquida è diventata una delle immagini più potenti per descrivere la realtà che ci circonda. Secondo Bauman, la modernità contemporanea ha sostituito le certezze solide del passato con un mondo fluido, instabile e costantemente in trasformazione.
Zygmunt Bauman: cenni biografici
Nato a Poznań, in Polonia nel 1925, Bauman nel corso della sua vita fu costretto a fuggire due volte a causa delle sue origini ebraiche. La prima per scappare dall’invasione nazista, la seconda a causa del regime comunista polacco degli anni Sessanta. Queste esperienze di esilio, precarietà, sradicamento segnarono Bauman, influenzando il suo pensiero e portandolo a interrogarsi più volte sul senso di comunità, identità e sicurezza, concetti che esplorò più volte durante la sua carriera.
Stabilitosi definitivamente a Leeds, dove insegnò all’università dal 1971 al 1990, si guadagnò la fama di uno dei più importanti interpreti della modernità e dei mutamenti della società contemporanea. In particolare, Bauman si concentrò sulla globalizzazione, sul consumo, sull’identità, sulla politica e sul totalitarismo. È scomparso nel 2017, lasciando dietro sé un’eredità culturale significativa.
La società liquida secondo Bauman
Uno dei concetti più importanti elaborati da Bauman è la società liquida, coniato per la prima volta nel suo saggio Modernità Liquida (2000). Secondo il sociologo, la società contemporanea è passata nei primi del Novecento da uno stato “solido” ad uno “liquido”.
In passato la società era “solida”: i legami sociali, le professioni, le appartenenze culturali, le istituzioni, i valori erano stabili, duraturi e definiti. In linea di massima, dunque, il futuro era prevedibile e si sentiva un senso di sicurezza. Nella società liquida, invece, avviene il contrario. Le strutture che prima erano stabili oggi non lo sono più, i valori e le identità non sono fissi, tutto è fluido, temporaneo e malleabile. Questo porta a un costante senso di precarietà, di incertezza, con forti rischi di isolamento, ansia e fragilità sociale.
La fluidità colpisce anche le relazioni umane, che Bauman analizza in Amore liquido. Sulla fragilità dei legami affettivi (2003). Le relazioni amorose non sono più viste come un impegno a lungo termine, bensì come connessioni a breve termine che possono essere aperte e chiuse senza troppo impegno e senza conseguenze. In questo contesto instabile, l’individuo è sì libero ma anche solo, costretto costruirsi e ricostruirsi in un ambiente dove nulla è fatto per durare.