Il World Wide Web, la rete che tiene insieme 4,5 miliardi di pagine, diveniva libero 25 anni fa.
Il Web, ideato nel 1989 da Tim Berners-Lee, un ricercatore del Cern, nasce con lo scopo di essere utilizzato come piattaforma utile a favorire lo scambio di informazioni tra i fisici di varie università e istituti di ricerca e ottenere la massima partecipazione presente e futura. La data di nascita ufficiale risale al 6 agosto 1991, quando Berners-Lee pubblicò il primo sito, oltretutto ancora cliccabile.
Il 30 aprile del 1993 il Cern di Ginevra decise di rendere pubblico e a disposizione di tutti il codice sorgente alla base del Web, rinunciando a qualsiasi brevetto o diritto sull’invenzione. Da quel giorno tutti gli sviluppatori hanno potuto usufruire del linguaggio che oggi sembra così ovvio. Ipertesti, link, che con un semplice click ci permettono di passare da una pagina a un’altra e quindi di navigare in internet. Proprio grazie alla semplicità d’utilizzo ottenne subito una rapida diffusione. Nel 1993 solo l’1% dei del traffico internet riguardava il web e vi erano solo 500 server disponibili, ma già nel 94′ si contavano diecimila siti e dieci milioni di utenti, fino ad arrivare alle dimensioni attuali con oltre un miliardo di siti online e quattro miliardi di utenti.
Il fattore però che ha influenzato maggiormente la diffusione del web è stata la creazione dei motori di ricerca (Google è oggi il più usato), che indicizzano le varie pagine e permettono a chi naviga nel vasto mondo della rete di trovare le informazioni che stanno cercando.
Che cosa sarebbe successo se il Cern avesse tenuto per sé i codici e si fosse attenuto alle regole di mercato?
Probabilmente il Web avrebbe avuto uno sviluppo simile a quello dei software e dei sistemi operativi, con tanti costellazioni chiuse e proprietari tutti volti a perseguire il massimo guadagno. Per una volta l’interesse pubblico ha prevalso su quello privato.