É ormai noto come molti giovani laureati in Italia abbiano deciso di trasferirsi all’estero per riuscire a trovare lavoro.
La prova è una ricerca fatta su un numero consistente di neo laureati. L’indagine è stata svolta su circa 6000 ex studenti di tutte le facoltà oggi impegnati su diversi fronti lavorativi.
I risultati smentiscono la fama di “bamboccioni” che hanno i ragazzi italiani, visto che oltre la metà di loro ha trasferito la propria residenza in un’altra città. Dal sondaggio è emerso anche che i giovani laureati che si spostano di più sono i residenti al centro sud, con uno scarto del 10% rispetto a quelli del nord Italia. Spostarsi dal luogo dove si è cresciuti sembra convenire, almeno economicamente, visto che dalla ricerca emerge anche che i ragazzi laureati che sono andati all’estero oggi guadagnano in media 100 euro in più al mese rispetto a tutti gli altri. L’emigrazione italiana è dunque oggi un fenomeno ancora più vivo rispetto ad alcuni anni fa, reso ancor più dinamico dall’attuale congiuntura economica che sta vivendo il nostro paese.
I paesi scelti come mete lavorative sono il Regno Unito, la Spagna, la Francia e ultimamente anche gli Usa.
In tutto ciò la cosa grave è che con il trascorrere del tempo viene meno la possibilità di un rientro in patria, sia per le donne che per gli uomini: a cinque anni dalla laurea sono 52 su 100 i laureati occupati all’estero che considerano molto improbabile un ritorno nel Bel Paese.