Nell’epoca dell’accelerazione tecnologica, il mondo del lavoro è destinato a mutazioni di portata impressionante: un’autentica rivoluzione, che sta facendo emergere professioni nuove e sta conducendo a elevati gradi di innovazione i mestieri più tradizionali. Non a caso si parla di industria 4.0, ovvero la quarta rivoluzione industriale, per indicare la profonda trasformazione che si sta delineando all’orizzonte più prossimo, cioè la tendenza a incrementare l’automazione industriale, integrandovi alcune nuove tecnologie produttive.
L’Ufficio di statistica del lavoro (BLS o Bureau of Labor Statistics) del dipartimento americano del lavoro ha ufficializzato una previsione che sembrerebbe banale, se non fosse la sostanza stessa della profonda rivoluzione che stiamo vivendo in questi anni: i settori a più alto tasso tecnologico sono gli àmbiti che offriranno le maggiori e più qualificate possibilità di lavoro.
Di quali professioni si tratta? Uno studio dell’istituto di ricerca FastFuture, per conto del governo britannico, ha stimato le professioni innovative, che fioriranno entro il 2030. L’automazione è la prospettiva che emanciperà i mercati, al cui interno si assisterà a una ciclopica ricollocazione del fattore umano. L’automazione è la chiave di tutto, poiché si assisterà a un inesorabile processo al rialzo di ibridazione con hardware e software innovativi ed evolutivi, capaci di affiancare o addirittura di sostituire l’intervento umano. Ecco gli àmbiti professionali, che gli studi del BLS e di FastFuture segnalano per il maggiore tasso di trasformazione: le nuove professioni prenderanno corpo nei settori sanitario, ingegneristico, economico e digitale.