La premessa di un articolo del genere, sul blog di un’università, è d’obbligo: il corso di studi che si sceglie di seguire dovrebbe sempre aderire alle proprie predisposizioni e passioni. Tuttavia, oggigiorno, non è possibile prendere decisioni del genere senza farsi domande molto più concrete e venali. Conviene davvero prendere una laurea? Quali facoltà offrono più possibilità di trovare lavoro? Quali permettono di puntare a stipendi più elevati?
Al di là del fatto che tutte le tendenze attuali potrebbero cambiare nei prossimi anni, è possibile comunque orientarsi e trovare alcune indicazioni sugli stipendi più alti in Italia considerando il primo impiego nel 25° rapporto del 2017 di OD&M Consulting, società di Gi Group specializzata in HR Consulting.
Da segnalare, innanzi tutto, che i laureati guadagnano in generale di più rispetto ai diplomati. Se quindi da un lato, l’università costa, dall’altro risulta essere un ottimo investimento per il futuro, anche considerando il fatto che in Italia ci sono pochi laureati: solo il 18% contro una media del 37% nei paesi sviluppati secondo gli ultimi dati Ocse. Una tendenza che però sta cambiando tra i 24 e i 35 anni, con il 27% dei giovani che arriva a conseguire la laurea (di cui l’84% di primo livello).
Altro dato di fatto, le lauree in materie scientifiche, matematica o economia sono quelle che consentono un inserimento nel mondo del lavoro più facile e veloce. Un fattore in netto contrasto con la tendenza degli studenti italiani che, invece, continuano ad orientarsi soprattutto verso corsi di laurea umanistici, come lettere e comunicazione. Ben l’82% dei laureati in Scienze, Tecnologia, Ingegneria e Matematica riescono ad accedere al mondo del lavoro, contro il 74% delle altre discipline.
Anche riguardo al primo stipendio, chi possiede lauree tecnico-scientifiche, come matematica, ingegneria o informatica, guadagna tendenzialmente di più: la retribuzione fissa di un giovane laureato è mediamente di 25.180 euro, cifra nettamente superiore a quella dei dottori in materie umanistiche (22.400 euro) e letterarie (20.970 euro), così come di quella dei non laureati nella stessa mansione con più esperienza.
In media, la retribuzione dei giovani neolaureati aumenta con 1/2 anni di esperienza fino a 26.608 euro. Chi non è laureato, invece, si deve accontentare: nei primi anni di lavoro può puntare ad uno stipendio medio di 22.969 euro, circa 3.650 euro in meno di chi ha fatto l’università. E col passare degli anni, la forbice tra laureati e diplomati continua ad aumentare: dopo 3-5 anni di esperienza, i primi guadagnano in media 28.690 euro contro i 24.427 dei secondi.
In conclusione, se è vero che investire sul proprio futuro nell’università è sempre vantaggioso, è bene anche scegliere saggiamente la facoltà e il corso di laurea giusto, che possa offrire maggiori prospettive per il futuro.
Per assistenza nell’orientamento e sulla scelta migliore per il tuo percorso di studi…