In un mondo futuro, circa tra 10 anni, anche i cittadini potranno proporre le loro idee e dare il proprio contributo per la città di Milano. Proprio ponendosi questo come obiettivo, nasce il Piano di Governo del Territorio Milano 2030, un’occasione per cittadini, associazioni, municipi, stakeholder e chiunque voglia dare il proprio contributo alla visione di questa città, di presentare osservazioni al Piano di Governo del Territorio, adottato dal Consiglio Comunale il 5 marzo scorso. Per rendere questa fase il più partecipata e condivisa possibile, per la prima volta sarà possibile presentare le proprie istanze online.
È stato infatti predisposto un apposito servizio per la compilazione e per l’invio online delle osservazioni, accessibile sia dalle pagine web del sito www.pgt.comune.milano.it sia dalle mappe pubblicate sul Geoportale nella sezione PGT MILANO 2030.
Le osservazioni possono essere inviate da chiunque abbia interesse: cittadini e professionisti a proprio nome o per delega, imprese, enti e associazioni. Per poter accedere alla procedura online è sufficiente essere in possesso di SPID (il sistema pubblico di identità digitale) o essere registrati al portale istituzionale del Comune di Milano con Profilo Completo.
Gli obiettivi e sfida per Milano 2030 citati secondo l’assessore all’Urbanistica Pierfrancesco Maran sono i seguenti:
1. CASE IN AFFITTO A PREZZI EQUI
Il piano si pone l’obiettivo di incrementare le case in affitto a prezzi convenzionati in quanto la città si sta sempre di più popolando di giovani (studenti ma anche ragazzi in cerca di lavoro alle prime armi). L’idea è quella di far trovare circa 7500 nuovi appartamenti ad un prezzo accessibile per chi deve affittare e per chi deve pagare.
2. UNA STRATEGIA PER IL VERDE
Far nascere almeno 20 nuovi parchi dentro la città, un parco metropolitano che circonda Milano unendo il Parco Nord e il Parco Sud.
3. INVESTIMENTI FUORI DAL CENTRO
Metà degli introiti del centro reinvestiti per norma in periferia. Incentivi economici molto forti per chi investe negli Ambiti di Rigenerazione Urbana a supporto del 1.6 miliardi di investimenti comunali. Significa che chi investe in quelle zone rispetto alle regole attuali risparmia almeno il 50% di quanto pagherebbe oggi al Comune, una leva molto forte.
4. SUPERARE GLI EDIFICI ABBANDONATI
Entro 18 mesi dall’approvazione finale del piano o si riqualifica un immobile abbandonato, o lo si abbatte, o si perdono molti dei diritti edificatori previsti. Il semplice annuncio di questa norma sta già facendo muovere molti proprietari.
5. I LUOGHI DEL CAMBIAMENTO
Il piano individua 7 piazze (Loreto, Maciachini, Abbiategrasso, Corvetto, Trento, Romolo, Lotto) e 13 stazioni (Comasina, Bovisa, Stephenson, Cascina Gobba, Centrale, Garibaldi, San Donato, Rogoredo, Famagosta, Bisceglie, Lampugnano, Molino Dorino e Bonola) come destinatarie di norme specifiche per cambiare radicalmente quei luoghi, renderli vivibili, sicuri, gradevoli e attrarre nuovi investimenti.
6. DAGLI SCALI ALLA CITTÀ METROPOLITANA.
Nuove infrastrutture per connettere Milano a cominciare dalla M4 in costruzione alla futura Circle Line ferroviaria finanziata dall’accordo Scali, valorizzando i nuovi investimenti fuori città come la metro a Monza e il nuovo sistema tariffario che allarga l’area urbana.
Le proposte potranno essere presentate ed inviate fino alle 12 del 15 luglio 2019 per poi successivamente sottoposte al vaglio dell’Amministrazione, che a settembre riporterà il testo, integrato con le istanze recepite, in Consiglio Comunale per l’approvazione.