Da come avrete potuto notare da pochi giorni gli utenti di Instagram hanno una preoccupazione in meno: il numero dei like ai post. Dopo la prima fase di test di luglio 2019, è stato rilasciato il beta test anche in Italia a tantissimi profili: è scomparso il numero totale dei “mi piace”. Solo l’utente che ha pubblicato la foto potrà vedere il numero effettivo di like ottenuti, che resterà invece “nascosto” a tutti gli altri utenti.
Per ora questo si è verificato solo in versione mobile, mentre nella versione desktop si possono ancora visualizzare il numero dei like.
Gli esperti che hanno voluto iniziare questo tipo di esperimento hanno dato le seguenti motivazioni: «Vogliamo che gli utenti si concentrino su ciò che condividi, e non sul numero di “mi piace” che ottiene il post». Questa la motivazione dietro ad una delle più grandi rivoluzioni attuate sul social network. Questo aggiornamento mira anche a contrastare l’ingente numero di like fake (finti like) lasciati dai vari bot spesso utilizzati per incrementare l’interazione con i post e il numero dei follower. Pratica molto utilizzata dai profili di utenti che vogliono emergere per ottenere visibilità e – magari – rivendersi ai brand anche come “influencer”.
Questo è un fenomeno messo in luce da Kaspersky (azienda globale per la cybersicurezza fondata nel 1997) in una ricerca fatta due anni fa. Secondo la ricerca, il 61% degli utenti intervistati affermava di stare sui social per sentirsi meglio ma il 57% confessava di non trovare quello che desiderava vedere; solo il 31%, cioè un utente su tre, non si preoccupava del numero di “mi piace” ricevuto quando pubblicava un post; il 24% degli uomini e il 17% delle donne addirittura si arrabbiava se non avesse ricevuto l’attenzione, espressa sempre in like, adeguata alle sue aspettative iniziali.
Inoltre ci sono altri dati che sono molto allarmanti. Pur di avere più like le persone mettono in discussione e in pericolo la propria privacy: la propria abitazione (37%), la propria mail personale (31%), lo stato della propria relazione (30%), il posto di lavoro (18%) e così via. Gli intervistati, infine, affermavano che per colpa dei social avevano iniziato a comunicare sempre meno con i genitori (31%), i figli (33%), i partner (23%), gli amici (35%) e i colleghi (34%).
Quindi grazie a questa versione beta di Instagram si tenterà di risolvere i seguenti problemi:
- Spariscono tutte quelle app che servono per l’acquisto dei like e di conseguenza questo tipo di business si annulla.
- Finisce la “dipendenza” che è provocata dalla continua gratificazione sociale attraverso il numero dei like.
- Maggiore valore alla condivisione, alla bellezza del contenuto e meno importanza a quello che pensano le altre persone. Si annullano tutte quelle ansie da prestazione tipo: “Piacerà questa foto? Quanti like riuscirò a prendere? Se prendo pochi like è meglio che la cancello la foto?”
Sentendo alcuni rumors c’è anche la possibilità che questo “esperimento” venga esteso a Facebook, in modo da abbattere in ogni piattaforma social mondiale, lo schiavismo e l’ossessione dal numero di cuoricini e pollici all’insù.