Tra le tante “nuove” abitudini che si stanno insinuando nelle vite di tutti noi c’è quella di pubblicare Storie sui social, per poi controllare chi le abbia guardate. Un po’ come fosse una sorta di Auditel dei poveri, per capire chi e in quanti ci guardano e conoscere il nostro “pubblico”. Può capitare però di trovare tra i tanti (?) qualche “intruso” inaspettato, come è recentemente capitato a Silvia Dell’Amore, 32 anni, intervistata in proposito dal Corriere della Sera: «Ho pubblicato una Storia su Instagram sabato sera, domenica mi sono accorta che Pier Ferdinando Casini l’aveva visualizzata. Ma io non lo seguo, non l’ho mai seguito e non ho mai visualizzato i suoi contenuti. In più la politica non rientra tra i miei interessi su Instagram e non mi vengono mai consigliati profili inerenti».
Silvia, che attualmente vive a Londra e si occupa di marketing, non conosce il senatore e non sa spiegarsi come mai possa essere tra gli spettatori delle sue Storie. Ma non è l’unica a porsi queste domande, infatti sono molte le segnalazioni simili sull’improvviso interesse di Casini per gli account di mezza Italia. Sempre sul Corriere, compaiono anche le dichiarazioni di Giuseppe S., 52 anni, responsabile della comunicazione per un grande gruppo industriale, che però di dà una spiegazione molto plausibile. Infatti quella del senatore non è l’unica presenza sospetta: «Pur avendo meno di 500 follower, quando posto una Storia raggiungo 200 e passa view, anche di persone con una buona notorietà, tipo dj, attrici… so che ci sono i bot a fare da padrone».
L’ipotesi finora più verosimile, infatti, è stata formulata dalla popolare pagina Facebook Social Media Epic Fails che in un post ha pubblicato: «Diversi utenti lamentano il fatto che Casini si sia messo a visualizzare le loro Story. Finalmente la politica si è decisa ad avvicinarsi al cittadino? No. Casini o chi per lui ha semplicemente aderito a un servizio a pagamento che visualizza centinaia di migliaia di Storie ogni giorno. Un bot. Lo scopo? Acquisire follower». L’amministratore della pagina Emiliano Negri, già fondatore di due società nel settore social media marketing, spiega molto semplicemente il funzionamento di questi strumenti: «Simulano il tuo profilo e visualizzano Storie pubbliche di altri utenti in base al target desiderato, che può essere geografico, anagrafico…».
Di bot simili, su Google, se ne trovano diversi: con una spesa che va dai 30 ai 100 euro al mese, si collegano al profilo del cliente e gli fanno “visualizzare” (ovviamente in modo del tutto virtuale) migliaia di Storie al giorno anche, o soprattutto, di utenti sconosciuti con profilo pubblico, senza tuttavia che l’utente reale debba fare alcunché. Lo scopo? Ovviamente la pubblicità. «Perché quando gli utenti vedono che un personaggio noto ha visualizzato la loro Storia sono incuriositi, vanno a vedere il profilo e a quel punto, magari, decidono di seguirlo», spiega Negri.
Lo staff del senatore Casini, in ogni modo, ha spiegato la situazione: «Alcuni giorni fa ci siamo rivolti a un’agenzia di comunicazione per promuovere la recente apertura dell’account Instagram di Pier Ferdinando Casini, attraverso la sponsorizzazione di alcuni post. Non siamo entrati nei dettagli tecnici, come è normale che sia, ma avanzato la richiesta di coinvolgere i suoi sostenitori e follower presenti da tempo sugli altri social ed informare cittadini interessati alla politica». Ecco quindi svelato l’arcano mistero di così tante visualizzazioni di Storie da parte del senatore: un eccesso di zelo della nuova agenzia nella promozione dell’account. Va inoltre ribadito che il bot non costringe nessuno a seguire su Instagram chi non si desidera, di conseguenza i follower conquistati con questa tecnica non sono da considerarsi falsi: si attira l’attenzione sul proprio profilo, poi sta a ciascun utente decidere se seguirlo o meno. Con un investimento relativamente piccolo, secondo Negri, i bot che guardano le Storie al posto nostro possono portare anche tra i 200 e i 300 nuovi seguaci al giorno. Una soluzione a basso costo che può aiutare i vip, o aspiranti tali, che si sono avvicinati solo di recente al social network, con buona pace di chi si illudeva di avere fan illustri tra le proprie Storie.