Puntuale come ogni anno, la SIAE ha pubblicato l’Annuario dello Spettacolo, la più grande raccolta di dati che fornisce una panoramica sulle spese che gli italiani riservano annualmente a qualsiasi tipo di spettacolo e di sport nel nostro Paese.
Come mostrano i dati, aumenta il volume d’affari del settore nel suo complesso.
È l’attività concertistica a registrare gli incrementi maggiori rispetto al 2016. I concerti classici, jazz e di musica leggera, nel 2017, hanno attirato l’1,49% in più di spettatori con un conseguente aumento della spesa al botteghino (+7,73%) e del volume d’affari (+7,20%). In leggero calo solo la varietà dell’ offerta (-0,14%).
Il comparto che influisce maggiormente su questo trend positivo è quello dei concerti di musica leggera, con +3,19% di ingressi, +10,16% della spesa al botteghino e +9,17% di volume d’affari. Complice il grande concerto di Vasco Rossi del 1 luglio a Modena, con 225.173 spettatori.
Anche lo sport conferma il suo trend di crescita. Nel 2017 ha registrato +15,61% di spesa al botteghino e +12,75% del volume d’affari. Lo sport è ancora una volta il comparto che genera il volume d’affari più elevato di tutto il settore economico dello spettacolo (43,54%); in particolare il calcio, nello scorso anno, ha raccolto l’80,55% del volume d’affare contabilizzato nello sport.
Ottimi risultati anche per mostre ed esposizioni. I valori rilevati registrano un aumento degli ingressi (+6,59%), della spesa al botteghino (+13,40%), della spesa del pubblico (+2,30%) e del volume d’affari (+4,73%).
Il settore invece che ha subito una considerevole perdita è quello del cinema. I dati SIAE riportano un calo di oltre 14 milioni di spettatori rispetto al 2016 (complice anche il grandissimo successo di quell’anno del film Quo Vado, che da solo ha sfiorato i 10 milioni di spettatori, mentre il film più visto nel 2017 è stato La Bella e la Bestia con circa 3,4 milioni di biglietti venduti).
I dati registrati sono stati dunque tutti negativi: è diminuito il numero di spettacoli (-2,61%), gli ingressi (-12,48%), la spesa al botteghino (-10,88%), la spesa del pubblico (-9,55%) e il volume d’affari (-9,59%).
Anche il teatro registra dati negativi a partire dagli ingressi (-1,70%), alla spesa al botteghino (-3,87%), nonostante sia il balletto che la lirica abbiano registrato entrambi dati in crescita rispetto al 2016. Lo spettacolo risultato in vetta alla Top10 è stato ancora una volta Notre Dame de Paris con oltre 240.000 biglietti venduti.
Il Presidente SIAE Filippo Sugar ha commentato così i dati dell’Annuario: «Un quadro, quello del 2017, che indica come siano confermate le potenzialità del comparto con organizzatori sempre più professionali, investitori privati che credono nel ‘mezzo’ spettacolo per diffondere il loro marchio, consumatori attenti ed esigenti: un mix che va alimentato dando voce ai nuovi autori, supportando le nostre produzioni, consentendo l’allargamento delle possibilità di fruizione degli spettacoli ad una più larga fascia della popolazione».