Il Giornale dell’Arte in collaborazione con The Art Newspaper hanno pubblicato l’annuale classifica dei luoghi di cultura e musei più visitati al mondo e, per l’Italia, c’è una grande novità.
Per la prima volta, le Gallerie degli Uffizi hanno scavalcato il Colosseo – il monumento storicamente più gettonato del Belpaese – e i Musei Vaticani, diventando così il museo più visitato nel 2021 in Italia e il quinto al mondo.
La classifica
Il balzo in avanti degli Uffizi non è l’unica sorpresa all’interno della classifica. Al primo posto rimane stabile il Louvre di Parigi con più di 2,8 milioni di visitatori nonostante un calo del 70% di presenza causate dalla pandemia.
E proprio la pandemia ha “aiutato” i musei russi a scalare la classifica. Mentre moltissimi musei europei, americani e asiatici sono stati chiusi per molto tempo, quelli russi hanno chiuso le porte per una manciata di giorni. È il caso del Museo di Stato Russo di San Pietroburgo che ha chiuso solo per 10 giorni contro i 116 del Louvre, raggiungendo così la seconda posizione. Per quanto riguarda i musei cinesi, che solitamente occupavano le posizioni più alte, quest’anno non sono presenti perché non hanno comunicato i loro dati.
La top five della classifica internazionale, quindi, è questa:
- Louvre – Parigi
- Museo di Stato Russo – San Pietroburgo
- Multimedia Art – Mosca
- Met – New York
- Uffizi – Firenze
I risultati italiani
Come dicevamo, al vertice della classifica italiana si trovano gli Uffizi fiorentini con 1.721.637 di ingressi, che per la prima volta ha scavalcato il Colosseo (1.633.436 ingressi). In terza posizione si trova il Parco archeologico di Pompei (1.037.766 visitatori) e in quarta i Musei Vaticani (1.612.530).
Il celebre museo fiorentino, inoltre, primeggia nella classifica delle mostre tenute in Italia grazie alla mostra Giuseppe Penone, Alberi in versi che ha registrato più di 400 mila visitatori.
Molto soddisfatto è Eike Schmidt, direttore degli Uffizi. “Siamo di nuovo su una linea ascendente che fa ben sperare per il futuro. Si è trattato di un impegno di squadra che ha coinvolto tutti i colleghi che lavorano agli Uffizi con le più diverse mansioni. Insieme è stato possibile realizzare i tre fattori decisivi che hanno potuto attirare e fidelizzare i visitatori: le nuove sale del Cinquecento aperte lo scorso maggio, le mostre che spaziano dall’antichità classica al contemporaneo e l’offerta culturale che diramiamo anche sul web e sui social”.