Domani 14 aprile esce il nuovo film di un’altra amatissima coppia della comicità italiana: Lillo e Greg sbarcano al cinema con Gli idoli delle donne di cui sono interpreti e registi assieme a Eros Puglielli.
Da gigolò a… Lillo
Gigolò apprezzatissimo, Filippo (interpretato da Francesco Arca) è molto ricercato dalle sue clienti non tanto per la sua eloquenza quanto per le sue capacità sotto le lenzuola. A causa di un incidente, Filippo si ritrova ad avere i connotati stravolti. Da adone richiesto dal genere femminile si trasforma in Lillo.
La voglia di sedurre a Filippo rimane e decide di rimettersi in pista, purtroppo con scarsi risultati. È così che decide di rivolgersi a Max (Greg), il più grande e ambito gigolò di sempre che punta sulla sensualità e dialettica piuttosto che esclusivamente sul corpo.
Nel cast compaiono Corrado Guzzanti, ritornato sulle scene dopo il successo della seconda edizione di LOL, e Ilaria Spada nei panni dei membri di una famiglia colombiana di narcotrafficanti. Debutta sul grande schermo Maryna, youtuber e tiktoker, che interpreta Juanita, figlia dei colombiani. Non potevano mancare gli storici attori, collaboratori e amici di Lillo e Greg: Simone Colombari, Valerio Lundini, Vania Della Bidia e Marco Marzocca.
“La parodia è un sempreverde”
Durante la conferenza stampa di presentazione, Lillo ha commentato la scelta di riproporre delle gag classiche e tipiche della comicità. “Sono fermamente convinto che gli schemi comici non sono tantissimi, ci sono stati tantissimi autori e ognuno ha affrontato in modo diverso meccanismi sempre ripetuti, ma è divertente vedere quale aggiunta, quale upgrade ognuno dà alle caratteristiche della commedia. Da parte nostra c’è la volontà di affrontare schermi classici e renderli originali con la scrittura e con la recitazione”.
È d’accordo Greg: “La parodia è un sempreverde, la caricatura, la stigmatizzazione di una certa meschinità dell’animo umano, che molto spesso esce fuori dal tema dello scambio di persona, che risale a Plauto e ai Menecmi. Il divertimento nasce dal vedere cosa determina, fa uscire il lato peggiore”.