Il 12 giugno Margherita Hack avrebbe spento 100 candeline. Per celebrare il centenario dell’astrofisica, accademica e divulgatrice scientifica fiorentina, nei prossimi giorni si terranno tante iniziative sparse in tutta Italia.
Le iniziative Inaf
L’Istituto nazionale di astrofisica (Inaf) ha in programma diverse iniziative. Si parte oggi 7 giugno alle ore 18 con la trasmissione Il cielo di Margherita Hack. Durante la puntata, disponibile sul canale YouTube e Facebook del magazine online EduInaf, Hack sarà ricordata da Federico Taddia, autore, saggista, conduttore televisivo e radiofonico, e Daria Guidetti, astronoma e divulgatrice Inaf. Interverranno inoltre alcuni colleghi e colleghe dalle sedi dell’Ente di Arcetri (Firenze) e Trieste.
E proprio a Trieste, città in cui Hack fu la prima donna a dirigere un osservatorio astronomico in Italia, il 7, 9 e 10 giugno si terranno quattro spettacoli a lei dedicati: Margherita – fioriture, ovvero l’arte di fare scienza; Margherita Hack, un’amica tra stelle e terra; Dancing Universe e 8558 Hack. Se gli spettacoli non fanno per voi, potete visitare la Specola M. Hack, Stazione Osservativa di Basovizza in cui Hack operava quotidianamente.
Per quanto riguarda le conferenze, il 10 giugno si terrà la conferenza Margherita Hack: La signora che abitava nell’universo nell’ambito del Festival di astronomia di Castellaro Lagusello (Mantova), mentre l’11 e 12 giugno ad Arcetri si terranno due giorni di conferenze pubbliche “Firenze ricorda Margherita Hack nel centenario della sua nascita“.
Il 12 giugno a Bologna verrà presentato il progetto video Le mille vite di Margherita Hack mentre a Milano il 13 giugno verrà inaugurata la scultura dedicata all’astrofisica, seguita da un concerto per trio d’archi a cura della Filarmonica di Milano. Per chi preferisce ricordarla da casa, l’8 giugno sarà trasmessa su Rai Storia una puntata di Italiani dedicata a Hack, con alcune interviste ai colleghi e colleghe astronome.
Anticonformista e libera pensatrice
Amante dello sport, animalista, vegetariana convinta ed atea. Umberto Veronesi la riassunse così: “È l’icona del pensiero libero e anticonformismo”. Hack si laureò in fisica nel 1945 e le sue aree di interesse principali furono la fisica, la spettroscopia e l’evoluzione stellare. Per tutta la sua vita scrisse tantissimi saggi scientifici e portò avanti un’attività di divulgazione costante.
Hack fu professoressa di astronomia dal 1964 al 1997 presso l’Università di Trieste e, sempre a Trieste, diventò la prima donna a dirigere un osservatorio astronomico dal 1964 al 1987. Grazie alla sua attività divulgativa, l’astrofisica ottenne numerosi riconoscimenti tra cui il Premio Linceo dell’Accademia dei Lincei (1980) e il Premio della Cultura della Presidenza del Consiglio dei Ministri (1987).