Viaggiare con i nostri amici a quattro zampe non è semplice. Prima di partire bisogna organizzarsi bene per scegliere la meta giusta, trovare strutture ricettive adeguate, servizi e opportunità di svago in cui i nostri amici animali sono accettati. E secondo uno studio, il Paese perfetto per questo tipo di vacanze pet-friendly è proprio l’Italia.
Italia al primo posto
La ricerca di The Swiftest, una start up americana di assicurazioni di viaggio, ha messo a confronto 51 Paesi su 8 parametri: i primi due sono basati su un report dell’associazione internazionale World Animal Protection. Il terzo prende in considerazione il numero di strutture ricettive pet-friendly per milione di abitanti, il quarto quanti veterinarie ci sono per milione di abitanti. Altri fattori sono la presenza di leggi di protezione per gli animali, il pericolo di contrarre la rabbia all’interno del paese e il consumo di carne di cane o gatto.
L’Italia domina la classifica internazionale con 377,52 punti. Fiore all’occhiello del Paese è il numero di hotel, b&b e appartamenti in cui è possibile portare il proprio amico a quattro zampe. Al secondo posto con quasi 360 punti è la Nuova Zelanda anche grazie all’alto numero di veterinari per milione di abitanti – ben 115,6, il numero più alto al mondo. A chiudere il podio è la Francia (quasi 352 punti) grazie a un buon numero di strutture ricettive e le norme a tutela degli animali.
Il quarto e quinto posto lo occupano altri due Paesi europei: il Regno Unito e la Germania. A seguire l’Australia e al settimo troviamo la Svezia, che registra un buon numero di hotel pet-friendly ma pochi veterinari per milione di abitanti (poco meno di 26).
Spagna, Austria e Polonia occupano rispettivamente l’ottava, nona e decima posizione. A penalizzare la Spagna è il voto basso per la tutela degli animali, l’Austria conta pochissimi veterinari (solo 17,9 per milione) e la Polonia, nonostante buoni voti, presenta un alto rischio di contrarre la rabbia sul suo territorio.
I Paesi peggiori
I dieci Paesi che sono il fanalino di coda della classifica sono Corea del Sud, Egitto, Etiopia, Filippine, Algeria, Nigeria, Indonesia, Bielorussia, Iran, Azerbaijan, Cina e Vietnam. Qui si registrano i peggiori voti in termini di tutela e protezione degli animali.
In tutti questi paesi vi è un alto tasso di contrarre rabbia (ad eccezione della Corea del Sud) e ci sono pochi veterinari pro capita. Inoltre, in Corea del Sud, Nigeria, Indonesia, Cina e Vietnam è ancora tradizione consumare carne di cane e gatto.
A questo proposito sorprende la Svizzera. In località come Lucerna, Appenzell, Jura, St. Gallen e nel cantone di Berna è ancora praticato il consumo di carne di cane e gatto, anche se è molto controverso. “La macellazione e il consumo di cani sono ancora legali in Svizzera, perché la petizione ha raccolto solo 16.000 delle 50.000 firme necessarie per imporre un referendum sulla questione”, si legge nella ricerca.