La carta docente dal valore di 500 euro dovrebbe essere “salva” per il 2023, ma resteranno ancora esclusi i precari. Eventuali cambiamenti potrebbero registrarsi a partire dal 2024 con la prossima Legge di Bilancio.
Il bonus rimarrà di 500 euro
Il governo per il momento non modificherà il bonus della carta del docente, introdotta nel 2015 dal governo Renzi, ma potrebbe diminuire l’importo a partire dal 2024 con la prossima Legge di Bilancio. Il Ministero dell’Istruzione e del Merito, infatti, dovrà effettuare una spending review per tagliare oltre 100 milioni di euro.
Un’ipotesi è che il governo decida di tagliare di un quarto il bonus, riducendolo da 500 a 375 euro, nel caso in cui non riesca a reperire altri fondi per rifinanziarla. Attualmente, questa misura costa allo Stato circa 350 milioni l’anno.
Da un ordine del giorno, approvato e vincolante, la riduzione del bonus è quasi certa. In esso si legge: “Il Senato in sede di esame del disegno di legge di conversione, con modificazioni, del decreto-legge 30 aprile 2022, n. 36, recante ulteriori misure urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) impegna il Governo ad individuare differenti coperture per consentire l’integrale mantenimento della cosiddetta “carta del docente” a decorrere dall’anno scolastico 2024-2025”. Tradotto: o si trovano le risorse per coprire la spesa, oppure la si decurterà.
Precari esclusi di nuovo
A rimanere esclusi, ancora una volta, da questo bonus sono i precari. La carta, infatti, è assegnata solo ai docenti di ruolo a tempo indeterminato delle Istituzioni scolastiche statali, sia a tempo pieno che part time, compresi i docenti in periodo di formazione e di prova, i docenti dichiarati inidonei per motivi di salute, i docenti in posizione di comando, distacco, fuori ruolo o altrimenti utilizzati, i docenti nelle scuole all’estero, delle scuole militari.
Sull’esclusione dei docenti precari si sono espresse due corti. La prima è la Cassazione Civile che con una sentenza ha ribadito che la carta spetta a tutti gli educatori e ritiene questa esclusione illegittima perché non ha fondamento nel contesto normativo vigente.
Anche la Corte di giustizia europea ritiene illegittimo escludere i precari. Con ordinanza del 18 maggio 2022, la Corte ha riconosciuto che tutti i docenti, anche quelli precari, hanno diritto ad usufruire del beneficio economico di 500 euro, tramite la cosiddetta “Carta elettronica” per l’aggiornamento e la formazione del personale docente.