Il connubio tra arte e moda va avanti da centinaia di anni. Moltissimi artisti hanno ritratto la moda dei loro tempi e ne hanno tratto ispirazione, così come alcuni artisti si sono cimentati nella creazione di abiti e accessori.
Il rapporto tra queste due forme artistiche è esplorato nella mostra L’arte della moda. L’età dei sogni e delle rivoluzioni. 1789-1968. dal 18 marzo al 2 luglio al Museo di San Domenico di Forlì.
300 opere da tutto il mondo
La mostra esplora la storia dell’eterno connubio tra la moda e l’arte attraverso oltre 200 opere e circa 100 abiti provenienti da musei italiani, come le Gallerie degli Uffizi, il Museo della Moda e del Costume di Palazzo Pitti di Firenze, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, e musei internazionali come la Klimt Foundation, la Reggia di Versailles e il MAK di Vienna. Hanno contribuito anche collezioni private e archivi di case di moda di spicco come Armani, Prada, Valentino e Dior.
Il percorso espositivo raccoglie opere e abiti di diverse epoche. Protagonisti sono artisti come Tintoretto, Piet Mondrian, Francesco Hayez e Henri Matisse, e abiti di stilisti come Coco Chanel, Salvatore Ferragamo, Giorgio Armani, Christian Dior, Yohij Yamamoto, Cristobal Balenciaga, Prada, Gucci.
Connubio e confronto
L’esposizione esplorerà non solo il connubio tra le due arti, ma le metterà anche a confronto. A partire dalla Rivoluzione Francese, che stravolse radicalmente non solo il mondo ma anche il mondo dell’abito e i costumi, i visitatori potranno viaggiare attraverso i movimenti artistici europei più salienti. Dagli Impressionisti ai Macchiaioli, dai Romantici ai Simbolisti, fino all’avanguardia novecentesca del Futurismo.
Tra le opere esposte si trovano Ritratto dell’avvocato Carlo Manna di Umberto Boccioni, Grande composizione A con nero, rosso, grigio, giallo e blu di Piet Mondrian, Donna e anemoni di Henry Matisse, completi ricamati di Giorgio Armani, il Panciotto di Marinetti di Fortunato Depero e un abito da sera inedito di Elsa Schiaparelli.
“Il numero degli artisti è davvero sterminato e anche questo contribuisce a rendere la mostra un unicum nel panorama nazionale. Si va infatti dal mondo antico a quello contemporaneo, per indagare il sottile e complesso rapporto fra abito e corpo che definiamo moda, e che l’arte raffigura e interpreta come documento del suo tempo”, ha spiegato Gianfranco Brunelli, direttore generale delle mostre della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì.
L’arte della moda. L’età dei sogni e delle rivoluzioni. 1789-1968., diretta da Gianfranco Brunelli, curata da Cristina Acidini, Enrico Colle, Fabiana Giacomotti e Fernando Mazzocca, è visitabile dal 18 marzo al 2 luglio presso il Museo di San Domenico di Forlì.