Assunzioni docenti, il governo vara il piano straordinario di reclutamento

da | Apr 11, 2023 | Mondo Scuola

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha avviato un piano di assunzioni a tempo indeterminato di docenti per l’anno scolastico 2023/2024, in attesa dello svolgimento dei concorsi previsti dal PNRR.

“Con l’importante piano di assunzioni di docenti che abbiamo deciso di affiancare alle misure previste dal PNRR, puntiamo a creare le condizioni per il regolare avvio del prossimo anno scolastico, assicurando la continuità didattica per gli studenti, la qualità dell’insegnamento e la riduzione del precariato. Inoltre, il Ministero fornisce una risposta pronta e significativa ai ragazzi con disabilità, con la più rilevante immissione in ruolo di docenti di sostegno degli ultimi anni, rendendo più selettive le procedure di reclutamento”, ha dichiarato il Ministro Giuseppe Valditara.

Inoltre, il Ministero è in procinto di avviare, in attuazione del PNRR, una procedura concorsuale per gli insegnanti che abbiano maturato 36 mesi di servizio o siano in possesso dei 24 crediti formativi universitari.

Si interviene, inoltre, sulle modalità di svolgimento del concorso per i dirigenti tecnici con funzioni ispettive del Ministero dell’Istruzione e del Merito, in modo da sbloccare le procedure per il relativo reclutamento, ferme da anni. Con il prossimo bando sarà possibile saturare l’attuale pianta organica dei dirigenti tecnici, in vista di un più ampio rafforzamento della funzione ispettiva del Ministero.

70mila docenti assunti entro il 2024

L’obiettivo è di stabilizzare circa 25mila docenti precari con il nuovo bando di concorso del Ministero che dovrebbe arrivare entro l’a prossima ‘estate.

Il bando in arrivo si inserisce nel piano di assunzioni previsto nell’ambizioso piano di reclutamento del Ministero che intende assumere 70mila docenti entro il 2024.

Gli altri 50mila insegnanti verranno assunti con altri due nuovi concorsi, di cui uno indirizzato ai precari, che dovrebbero tenersi nel 2024 per permettere di partecipare anche a chi è in possesso di 30 CFU dei 60 CFU previsti per l’accesso al ruolo secondo la riforma.