Inad, tutto quello che c’è da sapere sul domicilio digitale

da | Lug 7, 2023 | Scienze e Tecnologia

È attivo da ieri l’Indice nazionale dei domicili digitali (Inad). Il servizio pubblico totalmente gratuito, è una specie di pagine gialle in formato digitale che raccoglie tutti gli indirizzi di posta elettronica certifica (Pec) dei cittadini che aderiscono al servizio, attraverso cui gli iscritti possono ricevere comunicazioni aventi valore legale.

Che cos’è l’Inad

L’Inad, che si inserisce nel processo di digitalizzazione del Paese, ha l’obiettivo di rendere più semplici e veloci le comunicazioni della Pubblica Amministrazione e sostituire la posta raccomandata, usando invece la Pec per comunicazioni che hanno valore legale come, per esempio, rimborsi fiscali, multe ecc.

Non sarà più necessario, dunque, trovarsi a casa per ricevere le raccomandate dalla PA, ma si potrà ricevere le comunicazioni direttamente sulla casella di posta elettronica indicata e si potrà compilare la documentazione richiesta senza doversi recare fisicamente agli sportelli.

Come si legge sul sito del servizio, “una volta eletto il tuo domicilio digitale su Inad, riceverai le comunicazioni dalla Pubblica Amministrazione relative ad esempio a rimborsi fiscali e detrazioni d’imposte, accertamenti, verbali di sanzioni amministrative e tutte le altre comunicazioni con valore legale ai sensi dell’art. 3-bis comma 4 del CAD”.

Come iscriversi all’Inad

L’iscrizione volontaria può essere effettuata collegandosi sul sito ufficiale dell’Inad e registrarsi tramite il Sistema Pubblico di Identità Digitale (Spid), la Carta d’Identità Elettronica (Cie) o la Carta Nazionale dei Servizi (Cns).

Dopo aver visualizzato l’Informativa della Privacy si devono inserire i dati personali, dopodiché bisogna indicare il proprio domicilio digitale, cioè l’indirizzo di posta elettronica certificata attraverso cui ricevere le comunicazioni ufficiali.

Terminata la procedura, il domicilio digitale sarà registrato. I cittadini e le PA potranno consultare l’elenco dei domicili. Se si è alla ricerca di un domicilio specifico, nell’area pubblica del sito basterà inserire il codice fiscale della persona e verranno fornite le informazioni.

Chi può registrarsi all’Inad

Dal 6 luglio possono iscriversi all’Inad:

  • le persone fisiche che abbiano compiuto il diciottesimo anno di età;
  • i professionisti che svolgono una professione non organizzata in ordini, albi o collegi ai sensi della legge n. 4/2013;
  • gli enti di diritto privato non tenuti all’iscrizione nell’INI-PEC.

“Si tratta di un progresso importante. Il domicilio digitale, insieme alla Piattaforma Notifiche, ci consentirà di compiere un passo avanti fondamentale per la digitalizzazione del Paese e la semplificazione dei rapporti tra cittadini, imprese e Pubblica Amministrazione. Attraverso il domicilio digitale, infatti, cittadini, professionisti e aziende potranno beneficiare di un canale semplice e immediato per ricevere le comunicazioni ufficiali da parte della PA, con un risparmio significativo di tempi e costi”, ha dichiarato il Sottosegretario di Stato con delega all’Innovazione tecnologica, Alessio Butti.