Una delle cose a cui eCampus tiene di più è la soddisfazione dei propri studenti, sia durante il corso degli studi sia una volta laureati. È quindi sempre gratificante ottenere feedback positivi, come nel caso di Antonella Maccarrone e Giovanni Trovato, madre e figlio affetto dalla Sindrome di Down, laureati entrambi nello stesso giorno in Scienze Motorie.
Ciao Antonella, ciao Giovanni, congratulazioni per le vostre lauree! Vi aspettavate di ricevere così tanta attenzione per la vostra laurea? È stata una sorpresa positiva?
Non ci aspettavamo di ricevere tanta attenzione perché per me è normale che impieghi forza e lavoro alla realizzazione di tutte le tappe evolutive di Giovanni. Ho cercato sempre di ridurre al minimo le distanze che si sarebbero potute creare con i “normodotati”, anticipando i tempi e spingendo sempre in avanti, senza mai abbattermi e soprattutto credendo sempre in ciò che avrei voluto realizzare, guidando Giovanni a credere in se stesso e nelle sue potenzialità.
Chiaramente è molto riduttivo e molto semplice sintetizzare in poche righe i nostri sacrifici, nessuna conquista raggiunta è stata priva di ostacoli, problemi o scoraggiamenti, ma ho saputo trasmettere a mio figlio quella forza che solo noi mamme riusciamo a fare. Piacevolmente abbiamo accolto l’ammirazione mostrata e le congratulazioni di tantissime persone, che increduli hanno appreso la notizia; una sorpresa positiva per noi, ma un messaggio di forza e determinazione per tutti quei genitori che si trovano nella mia stessa situazione. Una chiara e determinata evidenza dei fatti che si può raggiungere “ il possibile tra l’impossibile” e non abbattersi mai; desidererei, infatti, che la mia esperienza possa essere la loro linfa vitale.
Come avete conosciuto l’Università eCampus e perché l’avete scelta?
Grazie a degli amici carissimi, che lavorano per la vostra Università, conosco questo mondo affascinante che mi ha fatto rimettere in discussione come “studente over” e che mi ha permesso di dare a Giovanni l’opportunità di concretizzare il suo sogno. La scelta è stata dettata dalla fiducia della loro esperienza.
Cosa vi ha spinto a iscrivervi insieme e a scegliere la stessa facoltà?
La scelta della stessa facoltà è stata obbligata per sostenere Giovanni lungo il suo percorso. Lui aveva ben chiaro ciò che voleva fare, l’allenamento e la pratica sportiva è il suo pane quotidiano. Inevitabile, quindi, iscriversi assieme ed entrambi in Scienze motorie. Posso dire che Giovanni ha permesso di conseguire la mia laurea, senza la sua iscrizione non ci sarebbe stata quella mia.
Perché avete deciso di non dire a nessuno che vi eravate iscritti all’università se non all’ultimo esame?
Solo pochi intimi sapevano e la decisione di non dire nulla è stata dettata da una consapevole presa di coscienza, nel senso che il raggiungimento dell’obiettivo non era scontato e tantomeno sicuro, pertanto ho voluto evitare che Giovanni avrebbe potuto vivere, in caso di traguardo negativo, un fallimento. Con l’ultimo esame abbiamo realizzato la conquista del percorso e di avercela veramente fatta e allora…… tutti hanno conosciuto, con incredulità, il nostro piccolo segreto.
Avete un aneddoto o un momento particolare che volete condividere?
Il momento più bello e particolare è stato ritrovarsi su due stanze diverse della casa, davanti a due diverse commissioni a discutere, quasi nello stesso momento, le nostre tesi. Inoltre, è stato emozionante, presentare Giovanni alla mia commissione, dopo aver discusso, come argomento della tesi, dei benefici psicosomatici ed intellettivi di un programma di attività motoria strutturato per i soggetti affetti da sindrome di down e condividere la mia testimonianza di mamma che aveva praticato attività fisica intensiva, sin dai primi mesi di vita del suo bambino e ciò che scientificamente era stato provato, io lo avevo vissuto personalmente, ottenendo ottimi risultati.
Quali sono i vostri progetti per il futuro?
Giovanni vorrebbe conseguire la specializzazione e completare il ciclo di studi e di conseguenza dovrò seguire la sua volontà, ma il suo grande sogno è aprire una palestra tutta sua. Io, continuerò a fare l’insegnante e magari utilizzare, se possibile, il mio titolo nella scuola.
Consigliereste l’Università ad altre persone, soprattutto quelle in situazioni simili alla vostra? E perché?
Senza alcun dubbio consiglierò e già ho consigliato a molti amici e conoscenti l’iscrizione presso la Vostra Università. A coloro che si trovano in situazioni simili alla nostra, consiglierei di tentare il percorso universitario, senza alcuna esitazione, anche se la guida ed il sostegno materiale e psicologico devono essere i pilastri essenziali per un positivo percorso.