Aumenta il timore nei confronti della disinformazione e delle fake news, soprattutto con l’avvento dell’Intelligenza Artificiale. Questo e altri dati sono emersi dal terzo Rapporto Ital Communications-Censis chiamata Disinformazione e fake news in Italia. Il sistema dell’informazione alla prova dell’Intelligenza Artificiale.
Difficile scoprire le fake news
Il 76,5% degli italiani teme di non essere più in grado di distinguere le fake news e ritengono che le informazioni false siano sempre più difficili da scoprire. Poco meno di un quinto degli italiani pensa di avere gli strumenti giusti e le competenze per riconoscerle, mentre il 60% ritiene di averne solo in parte.
Se alcuni hanno queste preoccupazioni, esiste una fetta della popolazione che nega addirittura l’esistenza stessa delle fake news. Per il 29,7% degli italiani, infatti, le bufale non sono informazioni false, bensì notizie vere che vengono censurate dai poteri forti e dai palinsesti che le fanno passare come false. Tra i negazionisti, la popolazione più consistente è rappresentata dagli over-64 (35,8%) e chi ha un basso tasso di scolarizzazione (40,4% di chi ha la licenzia media è d’accordo).
Secondo l’indagine, l’Intelligenza Artificiale spaventa. Per il 75,1% degli italiani le nuove tecnologie come l’IA intaccheranno negativamente le informazioni peggiorandone la qualità, e più dell’85% ha paura di trovarsi impreparato di fronte a cambiamenti tecnologici che incideranno sul modo di vivere, studiare, lavorare, produrre e accedere alle informazioni.
Le fonti e il cambiamento climatico
La stragrande maggioranza della popolazione, 47 milioni pari al 93,9% del totale, si informa abitualmente utilizzando più fonti: l’83,5% usa il web oltre ai media tradizionali, fonte preferita dal 74,1%. Dall’altra parte, invece, 3 milioni e 300mila persone hanno rinunciato ad informarsi abitualmente, mentre 700mila persone non si informano affatto.
Per quanto riguarda uno dei temi più discussi del momento, cioè il cambiamento climatico, il 34,7% ritiene che ci sia un allarmismo eccessivo e il 16,2% è convinto che il riscaldamento globale non esista. Le persone più negazioniste sono gli anziani (18,3%) e i meno scolarizzati (18,2%).
“Uno degli aspetti più importanti che emerge da questo Rapporto, è che gli italiani si stanno rendendo conto del valore delle notizie vere e del disvalore che hanno le fake news. Prima la pandemia seguita dal conflitto russo ucraino ci hanno fatto capire quanto sia fondamentale comunicare notizie in maniera rigorosa e irreprensibile. Inoltre, dobbiamo lavorare affinché l’Intelligenza Artificiale sia di supporto al lavoro umano e giornalistico ma non diventi un sostituto”, ha dichiarato Alberto Barachini, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’Informazione e all’Editoria.