Si chiama Giorgio de Chirico. Metafisica continua la mostra dedicata a Giorgio de Chirico, uno degli artisti più celebrati ed influenti del Novecento, visitabile fino al 25 febbraio 2024 presso il Palazzo Sarcinelli di Conegliano (Treviso).
La mostra
Nella sua lunga carriera artistica, de Chirico fu un rivoluzionario ed ispiratore. La sua pittura metafisica (1910-1918) esercitò un’influenza enorme sui movimenti artistici successivi, primo fra tutti il Surrealismo, tanto che de Chirico fu eletto a sua insaputa capostipite del movimento surrealista dal fondatore André Breton.
Sono ben 71 le opere esposte di de Chirico, tra cui diversi soggetti principali come i Manichini senza volto e i Trovatori, le Piazze d’Italia e le Torri, gli “Interni ferraresi”, i Trofei, i Gladiatori, gli Archeologi, i Soli accesi e spenti e i Bagnanti misteriosi (serie Mythologie del 1934).
L’esposizione non si concentra solo sul periodo della prima metafisica, ma dedica anche ampio spazio alla stagione neometafisica (1965-1978), in cui de Chirico torna ad elaborare alcuni dei temi originari. Oltre a presentare i motivi più noti, sono messe in evidenza le varie tecniche che l’artista impiegò nella sua lunga carriera: pittura, disegno, acquerello, sculture, litografie.
Giorgio de Chirico
Nato nel 1888 a Volos, nella regione della Tessaglia in Grecia da genitori italiani appartenenti alla nobiltà, de Chirico visse in diverse città europee ed italiane. È considerato il padre della pittura metafisica, una corrente artistica che crea immagini oniriche ed enigmatiche, utilizzando spesso elementi come manichini, oggetti fuori posto e colori innaturali.
L’arte di de Chirico esercitò un’enorme influenza su diversi movimenti artistici successivi come il Surrealismo, il Realismo magico, la Neue Sachlichkeit (Nuova Oggettività), la pop art ecc. Così come il suo collega ed amico Picasso, de Chirico non smise mai di sperimentare, innovare ed elaborare stili, tecniche, soggetti e colori diversi.
“Elaborando un sistema pittorico di precisione matematica che distorce la realtà (attraverso l’uso illogico della prospettiva e della luce, unito all’accostamento irrazionale di oggetti comuni e fantastici in ambienti alterati e insoliti), l’artista produce scene di enigmatico isolamento o inquietante costrizione. Pervasa da un angoscioso presagio, l’atmosfera (o Stimmung, secondo il filosofo tedesco dell’Ottocento Nietzsche) della sua pittura mira a suscitare un senso di sorpresa, scoperta e rivelazione”, spiega la curatrice della mostra Victoria Noel-Johnson.
Giorgio de Chirico. Metafisica Continua è aperta al pubblico fino 25 febbraio 2024, è a cura di Victoria Noel-Johnson, organizzata da ARTIKA di Daniel Buso ed Elena Zannoni, in collaborazione con Fondazione Giorgio e Isa de Chirico e il Comune di Conegliano.