È un viaggio nell’arte nipponica “fluttuante” la mostra che si terrà al Museo di Roma dal 20 febbraio. Intitolata Ukiyoe. Il mondo fluttuante. Visioni dal Giappone, l’esposizione ripercorre le iconiche immagini giapponesi dell’epoca Edo.
I capolavori fluttuanti
Saranno 150 i capolavori esposti provenienti dal Museo d’Arte Orientale E. Chiossone di Genova e dal Museo delle Civiltà di Roma, realizzati dai maggiori maestri del periodo Edo come Kitagawa Utamaro, Katrushika Hokusai (di cui ci sarà anche La Grande Onda di Kanagawa), Keisai Eisen e la grande scuola Utagawa con Toyokuni, Toyoharu, Hiroshige, Kuniyoshi, Kunisada.
La mostra si incentra sul filone artistico ukiyoe, termine giapponese che significa letteralmente “immagini del mondo fluttuante”. Nato e sviluppatosi tra l’inizio del Seicento e la fine dell’Ottocento, è un genere di stampe artistiche realizzate tramite xilografia.
Il movimento ukiyoe rappresentava la società giapponese di quei tempi, un periodo in cui iniziarono a nascere le città, emersero nuove classi sociali, gusti e mode, che gli artisti contribuirono a diffondere in tutto il Giappone, insieme a nuovi valori estetici, educativi e culturali.
Il legame Giappone-Italia
Attraverso il percorso espositivo viene messa in luce non solo la cultura nipponica nel fermento del XVII e XIX secolo, ma anche il legame e l’influenza che l’arte ukiyoe ha esercitato sulla cultura occidentale ed italiana di fine Ottocento e inizio Novecento attraverso il racconto dell’esperienza dello scultore Vincenzo Ragusa e l’incisore Edoardo Chiossone.
I due artisti italiani, infatti, furono invitati da governo giapponese Meiji di fine Ottocento come formatori e specialisti nei primi istituti di grafica e arte. Assieme al pittore Antonio Fontanesi e all’architetto Giovanni Cappelletti, Ragusa e Chiossone furono tra le prime figure chiave nello sviluppo artistico delle arti in stampo occidentale in Giappone.
Grazie ai lunghi anni trascorsi nel Paese del Sol Levante, Ragusa e Chiossone collezionarono diversi pezzi nipponici e al loro ritorno formarono due tra i più importanti nuclei di arte orientale in Italia, oggi conservati presso il Museo d’Arte Orientale Edoardo Chiossone di Genova e al Museo delle Civiltà di Roma.
Ukiyoe. Il mondo fluttuante. Visioni dal Giappone curata da Rossella Menegazzo è visitabile dal 20 febbraio al 23 giugno presso il Museo di Roma di Palazzo Braschi.