Tra i giovani sotto i 20 anni il consumo di droga e alcol è in aumento, così come il fenomeno degli hikikomori, cioè quei giovani che si isolano, smettendo di uscire di casa, andare a scuola e frequentare amici e conoscenti.
È quanto emerso dalla Relazione annuale al Parlamento sulle tossicodipendenze in Italia, presentata martedì scorso a cui hanno partecipato il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega alle Politiche Antidroga, Alfredo Mantovano, i Ministri della Salute, Orazio Schillaci, della Giustizia, Carlo Nordio, dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, il Viceministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Maria Teresa Bellucci, e la Sottosegretaria di Stato all’Interno, Wanda Ferro.
Consumo di stupefacenti e alcol in aumento
La relazione raccoglie i dati relativi al 2023 e presenta un quadro preoccupante. L’anno scorso gli studenti tra i 15 e 19 anni che hanno dichiarato di aver usato almeno una volta la cocaina sono il 2,2%, stimolanti il 2,9%, allucinogeni il 2% e Nuove sostanze psicoattive sono il 6,4%. Tutte percentuali in crescita rispetto al 2022.
L’unica sostanza il cui uso è in calo è la cannabis, lo stupefacente ancora più usato tra i giovani. L’uso è diminuito dal 23,7% nel 2022 al 22,2% nel 2023.
A destare ulteriore preoccupazione è la diffusione del fentanyl illecito, un pericolosissimo oppioide sintetico con una potenza oltre 80 volte superiore a quella della morfina, e della xilazina, un potente sedativo solitamente impiegato in veterinaria, usata nel mercato illegale come adulterante.
Dati che il Ministro Valditara ha giudicato “impressionanti”: “Il 39% di chi fa uso di si è avvicinato a questa droga prima dei 15 anni, 140 mila studenti hanno consumato alcol almeno 20 volte negli ultimi 30 giorni; più del 30% degli studenti riferisce una prima ubriacatura prima dei 15 anni, 280 mila studenti hanno utilizzato psicofarmaci senza prescrizione medica nel 2023, con prevalenze doppie tra le ragazze rispetto ai ragazzi”.
Fenomeno degli hikikomori in crescita
Particolare focus è stato dato anche al fenomeno degli hikikomori che, purtroppo, è in crescita.
Nel 2023, infatti, gli studenti che hanno deciso di isolarsi per un periodo oltre i 6 mesi, senza andare a scuola e frequentare amici e conoscenti sono stati all’incirca 49mila, il 2% del totale. A cui si aggiunge un ulteriore 2,2% di ragazzi che sono in una fase cosiddetta “pre-hikikomori”, che si sono cioè reclusi per un periodo tra i 3 e 6 mesi.
Le motivazioni principali che hanno spinto all’isolamento sono problemi psicologici (48%), non avere voglia di vedere nessuno (41%), problemi di tipo relazionale con amici o partner (34%), con i familiari (24%) e con i docenti (14%).
Il ruolo della scuola
Alla luce dei dati emersi dalla Relazione, il Ministro Valditara ha sottolineato l’importanza del ruolo della scuola non solo nell’ambito della sensibilizzazione sull’assunzione delle sostanze stupefacenti e di alcol, ma anche nel ridare entusiasmo ai giovani e nel riscoprire i loro talenti.
“La scuola deve svolgere un altro ruolo: ridare entusiasmo ai giovani, ridare la voglia di credere in sé stessi, un percorso di vita. Molti studi rilevano che l’abuso di alcol e la dipendenza da social sia aumentato durante il Covid.
“La scuola deve riscoprire i talenti, mettere al centro la persona, deve orientare e motivare. Molti ragazzi vivono nella nebbia, non sanno che scelte faranno. L’orientamento è fondamentale. Una nuova didattica, attrattiva, coinvolgente, partecipativa, fa entusiasmare, fa abbandonare ai ragazzi quello stato pre-depressivo”, ha dichiarato il Ministro.