Approvato il Ddl Valditara, bocciatura con 5 in condotta automatica, multe salate per chi aggredisce docenti e tornano i giudizi sintetici

da | Set 26, 2024 | Mondo Scuola

È stato approvato in via definitiva il Ddl Valditara, il pacchetto normativo che introduce importanti novità riguardanti il voto in condotta, nuove norme sulle sospensioni e multe in caso di aggressione al personale scolastico, nonché la reintroduzione dei voti sintetici nelle scuole primarie.

Il voto in condotta

Torna il voto in condotta nelle scuole medie espresso in decimi e faranno media. In generale sia alle scuole medie che alle superiori, il voto in condotta assumerà un peso più rilevante.

Con il Ddl Valditara, un 5 in condotta si tradurrà in una bocciatura automatica e potrà essere assegnato anche di fronte a comportamenti gravi e reiterati che violano anche il regolamento di istituto.

Per gli studenti delle scuole superiori, il 6 in condotta comporterà un debito in educazione civica da recuperare a settembre, e se anche durante l’anno avrà un voto inferiore al 6 lo studente dovrà svolgere “attività di cittadinanza attiva e sociale”.

Il voto in condotta, poi, inciderà sull’esame di maturità. Se la valutazione è inferiore all’8, lo studente perderà fino a 3 punti di credito scolastico, influenzando così direttamente il voto finale.

Sospensioni e multe salate per chi aggredisce personale scolastico

Cambiano le regole sulle sospensioni. Se uno studente viene sospeso fino a un massimo di due giorni verrà coinvolto in attività scolastiche di approfondimento che lo aiutino a capire “le conseguenze dei suoi comportamenti”. Se la sospensione è superiore ai due giorni, lo studente dovrà partecipare in attività di cittadinanza solidale (cioè di volontariato) presso strutture esterne convenzionate con l’istituto.

Rispetto al 2023, quest’anno le aggressioni contro il personale scolastico (compresi docenti, presidi, tutto il personale tecnico-amministrativo) sono aumentate del 110%. Perciò il Ministro Valditara all’interno del Ddl ha introdotto nuove sanzioni contro lo studente (e quindi la sua famiglia) che possono variare dai 500 a 10mila euro “a titolo di riparazione pecuniaria in favore dell’istituzione scolastica” che andranno a finire, dunque, nelle casse della scuola.

Ritorna il giudizio sintetico e le tempistiche

Dopo tre anni, tornano nelle scuole primarie i giudizi sintetici che valutano gli alunni in base al loro livello di apprendimento, espresso con i termini di una volta (insufficiente, sufficiente, discreto, buono e ottimo) per migliorare così “la comunicazione con le famiglie e al tempo stesso l’efficacia della valutazione”, ha dichiarato il Ministro.

Per ora non è chiaro se il provvedimento entrerà in vigore già dal secondo quadrimestre di quest’anno, o se si dovrà aspettare il prossimo anno scolastico per vederlo in atto.

Intanto, il Ministro Valditara si dichiara soddisfatto: “Con la riforma del voto in condotta si ripristina l’importanza della responsabilità individuale, si dà centralità al rispetto verso le persone e i beni pubblici e si ridà autorevolezza ai docenti”.