C’è chi si affida all’istinto chi al metodo, tuttavia nello studio vi sarebbero strategie capaci di ottimizzare il tempo trascorso sui libri. Le sviluppa e argomenta, in nove punti, il canale educativo AsapSCIENCE… 1. STOP ALLE LUNGHE SESSIONI DI STUDIO. Buona norma sarebbe diluire nel tempo i concetti da assimilare. Lunghe sessioni di studio si rivelerebbero infruttuose e sottoporrebbero il cervello a uno stress eccessivo, inibendo la sua capacità di concentrazione. Per incamerare informazioni è necessario essere riposati, per cui l’ideale sarebbe, per esempio, predisporre 20 brevi sessioni da 30 minuti ciascuna, distribuite nell’arco di una o più settimane. 2. DORMIRE A SUFFICIENZA. Notti brave e ore piccole sono nemiche della memorizzazione. Basta tirar tardi una sola sera per veder svigorire, per i quattro giorni a venire, le capacità della memoria.
Sottolineare non aiuta
3. VIA L’EVIDENZIATORE. Sottolineare e concentrarsi su concetti specifici sarebbe controproducente, via libera invece a diagrammi, schemi e disegni, strumenti utili all’assimilazione dei concetti. 4. FISSARE UN TRAGUARDO. Il raggiungimento di un risultato per il quale si è lavorato accresce l’autostima e insinua il bisogno di dare sempre di più. 5. STUDIARE COME SE SI DOVESSE INSEGNARE. Studi scientifici hanno dimostrato che il cervello riorganizza e assimila le informazioni in modo diverso, ottimale, se sa di dover trasmettere ciò che impara. 6. ESERCIZIO CONTINUO. Funzionale sarebbe mettersi costantemente alla prova. Sbagliare e rendersi consapevole dell’errore favorisce il sano apprendimento. 7. SCEGLIERE CON CURA IL LUOGO DEPUTATO ALLO STUDIO. È preferibile che sia ben illuminato nonché organizzato con ordine e disciplina. Ciò predispone positivamente la mente, che capisce che è il momento di mettersi all’opera.
La musica favorisce l’apprendimento
8. SCEGLIERE UN BEL SOTTOFONDO MUSICALE. Potrebbe sembrare bizzarro il fatto di associare l’idea di melodia a quella di studio, tuttavia pare che la musica classica favorisca la concentrazione e aiuti a rimanere centrati. Ma è bene che il suono giunga da uno strumento alternativo allo smartphone, poiché, come suggerisce il nono e ultimo punto… 9. OCCORRE LASCIARE IL CELLULARE IN UN’ALTRA STANZA. Superfluo a dirsi, ma le notifiche e i messaggi distolgono l’attenzione dall’apprendimento, e allo stesso tempo lo rendono frammentario e discontinuo.