Diffidate di chi beve caffè amaro, secondo la scienza sarebbe uno psicopatico

da | Dic 4, 2024 | Scienze e Tecnologia

C’è chi lo beve macchiato, chi lungo, chi ristretto, chi al vetro, chi corretto, chi schiumato… Va bene tutto, purché il caffè non venga consumato amaro, perché in tal caso a tracannarlo sarebbe un potenziale psicopatico. Suona assurdo, eppure gli scienziati se ne dicono certi: chi manifesta predilezione per il caffè amaro sarebbe sadico, narcisista e aggressivo. E se a gradirlo così siamo noi medesimi e fatichiamo a identificarci con la descrizione dei ricercatori, poco conta, resteremmo comunque delle gran “brutte persone”. Del resto, il narcisismo si accompagna sempre a un certo grado di inconsapevolezza; ciò a significare che potremmo essere cattive persone senza rendercene del tutto conto.

L’indagine

Gli universitari austriaci hanno preso in esame quasi mille persone, tutte residenti in territorio americano. I 953 individui avevano in media 35 anni e hanno risposto ad alcuni quiz particolari. Si è cercato di capire quale fosse il loro cibo preferito e soprattutto qualche particolare in più sulla personalità. L’obiettivo era quello di dare una misura precisa a caratteristiche come narcisismo, aggressività e sadismo e si è capito che gli psicopatici sono coloro che danno la precedenza ai cibi amari. Tra questi rientra pienamente il caffè, visto che le personalità più eccentriche e disturbate sono quelle associate alla passione per le bevande amare. Insomma, dovremmo diffidare di chi mangia cioccolato amaro, beve birra e acqua tonica.

Meglio chi ama i dolci

Di contro, coloro i quali ardono di passione per cibi e bevande zuccherine sarebbero buoni e dolci, un po’ come ciò che consumano. I risultati dell’indagine sono stati pubblicati sulla rivista “Appetite”. La ricerca in oggetto è senz’altro suggestiva, tuttavia le ragioni che ci inducono a preferire i cibi dolci a quelli amari, a detta di altri ricercatori, avrebbero poco a che fare con le nostre buone intenzioni. Tutto sarebbe da ricondurre all’evoluzione della specie: ai nostri antenati conveniva essere attratti da un frutto maturo e altamente energetico, piuttosto che da un alimento amaro, probabilmente velenoso.