Il Ministero dell’Istruzione e del Merito e la Fondazione Giulia Cecchettin hanno firmato un protocollo d’intesa volto a promuovere all’interno delle scuole la cultura del rispetto, della parità di genere e del contrasto alla violenza contro le donne.
L’accordo è stato firmato l’8 gennaio dal Ministro Valditara e Gino Cecchettin, presidente della Fondazione nonché padre di Giulia, vittima del terribile femminicidio perpetrato da Filippo Turetta poco più di un anno fa.
L’accordo siglato
Secondo l’accordo, che ha una durata di tre anni, il Ministero e la Fondazione svilupperanno diversi progetti rivolti agli studenti e studentesse e docenti delle scuole di ogni ordine e grado.
Tra le attività contenute nell’accordo ci sono attività di sensibilizzazione sugli stereotipi di genere e discriminazioni, percorsi formativi anche “students’ voice based” e corsi di formazione per docenti. Le parti, poi, si impegneranno a diffondere nelle scuole “esempi di buone pratiche anche attraverso il ricorso al ‘peer tutoring’ e alla ‘peer education’, nonché alle testimonianze di giovani che hanno affrontato in modo corretto e positivo situazioni relazionali complesse”.
E ancora, saranno promossi ed organizzati “gruppi di lavoro/discussione tra studentesse e studenti, con il coinvolgimento di docenti e l’eventuale supporto di organismi scientifici o professionali, dedicati al confronto e alla riflessione”.
Il Comitato paritetico
A coordinare e monitorare il progetto sarà l’istituzione di un Comitato paritetico, composto da del MIM e della Fondazione, che potrà inoltre valutare e proporre altri progetti ed iniziative.
Valditara ha sottolineato come questa intesa sarà “particolarmente importante per arricchire sempre di più le linee guida sull’educazione civica improntate, fra l’altro, al rispetto verso la donna, alla valorizzazione della figura femminile, al contrasto contro ogni violenza”.
È un “passo importante” – nonostante “ci sarà tanto da lavorare” – afferma Cecchettin, “per poter iniziare un percorso di sensibilizzazione e formazione delle nuove generazioni verso una cultura del rispetto e a relazioni sane, cercando di affrancarsi a quelli che sono gli stereotipi di genere, alla violenza di genere, verso una società più inclusiva verso tutte le persone”.