“Liliana”, il documentario sulla senatrice Segre al cinema per 4 giorni

da | Gen 16, 2025 | Cinema

Dopo essere stato presentato in anteprima alla Festa del Cinema di Roma, dove è stato accolto con applausi commossi, il docufilm Liliana, dedicato alla senatrice a vita Liliana Segre e diretto da Ruggero Gabbai, arriverà nelle sale cinematografiche il 20, 21 e 22 gennaio e una proiezione speciale il 27 gennaio in occasione della Giornata della Memoria.

La testimonianza della senatrice

Liliana ripercorre la vita di Segre, dal drammatico arresto alla deportazione nei campi di concentramento fino al doloroso addio al padre, fino all’impegno civile e sociale che porta avanti da anni per trasmettere ai più giovani il suo messaggio di libertà e uguaglianza.

Basato su interviste e materiali d’archivio inediti, raccolti e custoditi dalla Fondazione CDEC, il docufilm offre un ritratto intimo e personale di una delle figure culturali italiane più importanti attraverso le testimonianze di figli e nipoti, e la voce di personaggi pubblici come Ferruccio De Bortoli, Mario Monti, Enrico Mentana, Geppi Cucciari e Fabio Fazio.

“Spero che il film venga capito”

Liliana Segre è un simbolo e una testimone instancabile della Shoah, un baluardo contro l’antisemitismo. Ascoltare la sua storia è un atto di amore verso la nazione e di responsabilità verso il futuro dello Stato. Commemorare il Giorno della Memoria deve essere anche un monito per continuare a fare luce sull’antisemitismo latente che purtroppo ancora falcidia alcune piazze e organizzazioni”, ha affermato Federico Mollicone, presidente della commissione Cultura della Camera.

In occasione della proiezione del documentario alla Reggia di Venaria, Segre ha inviato un videomessaggio: “Il film? Una breve storia della mia vita che mi vede sorridente sulla spiaggia di Pesaro da me molto amata, ma non erano ancora successe alcune cose. Il film era stato girato prima del 7 ottobre e prima dell’8 ottobre, due date che hanno segnato profondamente il mio carattere, il mio umore, la mia percezione dei fatti di cui sono ancora una volta testimone. Spero che il film venga capito per quello che è la storia di una vita”.