La UIL Scuola ha dato mandato al proprio Ufficio legale di impugnare il decreto ministeriale 32 del 26 febbraio 2025, che prevede per l’anno scolastico 2025/2026 la conferma del docente di sostegno in base alla scelta delle famiglia perché è una “misura lesiva non solo per il personale […] ma anche per gli alunni con disabilità”.
Cosa stabilisce il decreto
Il decreto contiene il provvedimento “Misure finalizzate a garantire la continuità dei docenti a tempo determinato su posto di sostengo per l’anno scolastico 2025/26” che stabilisce che, previa richiesta della famiglia avvallata dal Dirigente Scolastico (DS), un docente di sostegno possa essere confermato sul posto occupato.
Le categorie di docenti coinvolte dal decreto sono i docenti che hanno titolo di specializzazione per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità; docenti privi del titolo di specializzazione per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità che siano inseriti nella seconda fascia delle GPS per il relativo grado; docenti senza specializzazione che hanno lavorato sul posto di sostegno nell’anno scolastico 2024/2025 che hanno perciò acquisito competenze ed esperienza attraverso l’attività svolta con studenti con disabilità.
L’obiettivo è di tutelare il diritto allo studio e favorire un’istruzione coerente e personalizzata sulla base delle esigenze degli alunni con bisogni educativi speciali. Uno dei problemi più segnalati dalle famiglie degli alunni con disabilità è il continuo ricambio dei docenti di sostegno, che causa numerose difficoltà per gli studenti, nonché un percorso educativo altamente discontinuo e poco solido.
La procedura per confermare il docente di sostegno prevede che entro il 31 maggio 2025 il DS acquisirà l’eventuale richiesta di conferma del docente di sostegno da parte della famiglia. Valutate le condizioni, il DS comunicherà l’esito all’Ufficio Scolastico Provinciale, al docente interessato e alla famiglia entro il 15 giugno 2025. È possibile confermare anche il docente privo specializzazione a suo tempo nominato.
L’impugnazione di UIL Scuola
Per UIL Scuola, questo è un provvedimento lesivo “non solo per il personale, perché non si garantisce il diritto di graduatoria, ma soprattutto per gli alunni con disabilità che potrebbero avere per il secondo anno consecutivo insegnanti non specializzati. È incostituzionale e dequalifica la formazione”.
Il Segretario generale Giuseppe D’Aprile ha inoltre affermato che la misura “incoraggerà un sistema clientelare e di facile ottenimento del consenso, minando il principio di imparzialità del nostro sistema scolastico statale e costituzionale, garante di laicità, trasparenza e pluralismo.”
Continua D’Aprile: “Scegliersi i docenti equivale a trasformare l’istruzione costituzionalmente definita quale funzione essenziale dello Stato in un servizio che risponderebbe solo ai ‘desiderata’ delle famiglia”.
Anche il sindacato Anief qualche giorno fa aveva dichiarato che voleva portare la questione davanti ai giudici perché “fortemente incostituzionale, illegittimo e inadeguato ad individuare gli insegnanti di sostegno sulla base della meritocrazia, delle norme che regolano il reclutamento scolastico e delle procedure”, ha affermato Marcello Pacifico, Presidente Nazionale del sindacato, che ha anche avviato dei ricorsi gratuiti.