Ieri il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara hanno ufficialmente inaugurato l’anno scolastico 2025/2026 in un istituto comprensivo di Napoli. All’evento hanno partecipato anche diversi ospiti come lo scrittore Maurizio De Giovanni, l’attore Massimiliano Gallo, il CT della nazionale di pallavolo Julio Velasco, e il patron del Napoli Aurelio de Laurentiis.
Mattarella: la scuola è “il luogo dell’apertura”
Durante il suo intervento, il Presidente Mattarella ha sottolineato come la scuola sia “il luogo dell’apertura, ove si valorizzano i talenti di ciascuno e deve regnare la consapevolezza che la diversità delle opinioni sia una ricchezza da difendere. Una libertà conquistata a caro prezzo dal nostro Paese”.
Grande attenzione è stata posta poi al tema del bullismo e della violenza che, troppo spesso, si verificano nelle scuole. “Talvolta la violenza si manifesta in modalità meno evidenti, almeno per noi adulti, e c’è anche la violenza gratuita della prepotenza e del bullismo”, fenomeno che deve essere “contrastato con tenacia”.
E poi riguardo alla dispersione scolastica: “La nostra Costituzione stabilisce che la scuola è aperta a tutti: è l’affermazione di un diritto come è un dovere quello di integrare tutti, sconfiggendo l’abbandono”. Occorre perciò che la scuola si impegni “ovunque e a includere chi è svantaggiato”.
Il Capo dello Stato poi ha parlato delle nuove sfide legate alle nuove tecnologie come l’Intelligenza Artificiale. Il rischio è l’isolamento sociale, e in questo la scuola è essenziale: “Anche a questo riguardo si riafferma un basilare valore della scuola: costruire una comunità. I giovani hanno bisogno di amicizie. Insieme, guardandosi negli occhi, nascono idee e sgorgano sentimenti, si sperimenta la vita. L’assenza di questi elementi fa crescere disagio ed emarginazione”.
L’intervento di Valditara
Nel suo intervento, il Ministro Valditara ha ribadito la centralità dell’articolo 34 della Costituzione: “la scuola più coerente con la lettera e lo spirito della Costituzione, […] è la ‘scuola dei talenti’: una scuola che valorizza le tante individualità, le potenzialità, le propensioni, e le aspirazioni di ogni studente a prescindere dalle sue condizioni di partenza, siano esse economiche, sociali, o territoriali”.
Ha parlato poi dell’Agenda Sud e Agenda Nord: “Ridurre i divari tra i tanti territori di cui si compone la nostra Repubblica e sostenere le scuole i cui studenti mostrano fragilità negli apprendimenti, sono due priorità per realizzare davvero una scuola costituzionale”.
Così come il Presidente della Repubblica, anche Valditara ha ribadito “il dovere di combattere ogni forma di bullismo, di prevaricazione, di violenza”. E per costruire una società aperta e democratica in cui si è capaci di dialogare con chiunque, la scuola gioca un ruolo fondamentale “perché il dialogo è la premessa del rispetto e senza rispetto, senza una cultura del rispetto, non è possibile autentica solidarietà, positiva inclusione, reale integrazione e nemmeno vera pace. Pace, valore fondamentale della nostra civiltà”.