Sono numerosissime, costa poco allevarle, sono intelligenti e hanno un olfatto raffinatissimo. Le formiche, la famiglia di esseri viventi più popolosa in assoluto, potrebbero aiutarci a scovare i tumori in modo rapido ed economico sfruttando il loro naso fino.
Comunicazione chimica
“Le formiche vivono in un mondo di odori”, spiega il Washington Post. Tutte le specie di formiche, infatti, hanno un senso dell’olfatto sopraffino, a tal punto che i ricercatori stanno cercando di addestrarle per rilevare l’odore delle cellule tumorali negli esseri umani.
Ma come raccolgono gli odori? Le formiche non hanno un naso sul muso, ma sfruttano le antenne. Allungandole, questi insetti rilevano e utilizzano segnali chimici per fare praticamente tutto: dal trovare cibo ad attaccare le prede, dall’identificare le formiche appartenenti alle loro colonie al proteggere i propri piccoli. È sugli odori e su questa comunicazione chimica che le formiche sono in grado di costruire il loro complessissimo mondo.
Per la ricerca sono state usate le comuni formiche nere (Formica fusca) che tutti noi conosciamo. Il team di ricercatori ha innestato pezzi di un tumore al seno umano su topi, dopodiché ha addestrato 35 di questi insetti ad associare l’urina dei roditori affetti da tumore allo zucchero. Posta in una capsula, le formiche hanno trascorso molto più tempo (il 20%) vicino ai tubi contenenti l’urina dei roditori malati rispetto a quella dei topi sani.
Baptiste Piqueret, ricercatore post-dottorato del Max Planck Institute for Chemical Ecology in Germania, è fiducioso dei risultati. Piqueret sottolinea al tempo stesso però che “siamo lontani dall’utilizzarle come metodo quotidiano per individuare il cancro”.
Non solo le formiche
Quando si tratta di cancro (così come di qualunque altra malattia), prima viene diagnosticato, meglio è. Ma, come spiegato nell’articolo scientifico, “Il modo in cui diagnostichiamo oggi il cancro – prelevando sangue, facendo biopsie ed eseguendo colonscopie – è spesso costoso ed invasivo. I comportamentisti animali stanno immaginando un mondo in cui i medici ogni giorno useranno le specie con sensibilità acuta per aiutare ad individuare i tumori in modo rapido ed economico”.
Ad aiutarci in questo, oltre potenzialmente le formiche, ci sono già altri animali. Diverse ricerche hanno dimostrato come i cani siano in grado di rilevare la presenza di un tumore dall’odore del corpo, e i topi possono essere addestrati a riconoscere e discriminare tra soggetti sani e portatori di tumore. Persino i moscerini della frutta sono sfruttabili: i loro neuroni si attivano in presenza di determinate cellule cancerogene. Per Piqueret, le formiche hanno un vantaggio notevole rispetto ai cani e topi: possono essere addestrate più velocemente.
Un grande potenziale, quindi. In ultima battuta, Piqueret ci tiene a rassicurare: “Non ci sarà alcun contatto diretto tra formiche e pazienti. Quindi, anche per le persone hanno paura degli insetti non c’è alcun problema”.