Il 19 febbraio sarebbe stato il settantesimo compleanno di uno dei comici e registi italiani più amati di sempre: Massimo Troisi. A lui è dedicato il documentario Laggiù qualcuno mi ama, diretto da Mario Martone.
Un viaggio nel cinema di Troisi
Il documentario verrà presentato in prima mondiale al 73° Festival Internazionale del Cinema di Berlino nella sezione Berlinale Special e uscirà al cinema dal 23 febbraio.
Mario Martone ripercorre la carriera stratosferica di Troisi, soffermandosi non tanto sul Troisi attore, quanto sul Troisi regista dagli esordi fino alla fine. Per farlo, Martone intreccia filmati di repertorio e le voci di numerosi artisti che hanno amato e sono stati influenzati dal grande artista napoletano: Francesco Piccolo, Paolo Sorrentino, Ficarra e Picone.
Martone ha intervistato anche i critici che lo hanno studiato, come come Goffredo Fofi e la rivista Sentieri selvaggi, e due tra gli artefici della sua opera postuma, Il postino, Michael Radford e Roberto Perpignani. Fa eccezione Anna Pavignano che con Troisi scriveva i suoi film e che Martone vuole incontrare per indagare i processi creativi da cui essi scaturivano, e che collabora al film mettendo a disposizione dei preziosi materiali inediti.
Il comico dei sentimenti
Nato il 19 febbraio 1953 a San Giorgio Cremano nel napoletano, Massimo Troisi si avvicinò a soli quindici anni al mondo del teatro e alla fine degli anni Sessanta e i primi Settanta formò con gli amici Lello Arena, Enzo Decaro, Valeria Pezza e Nico Mucci il gruppo teatrale I Saraceni.
L’affermazione arrivò, dopo una lunga gavetta, a metà anni Settanta con il gruppo cabarettistico La Smorfia (Troisi, Arena e Decaro) prima in radio e poi in televisione. Nel 1981, Troisi esordì al cinema con Ricomincio da tre, di cui è autore, regista e protagonista, ottenendo i David di Donatello come miglior film e miglior attore.
Da lì, la carriera cinematografica di Troisi non si fermò più. Nel 1984 uscì Non ci resta che piangere, film di culto scritto, diretto e interpretato assieme a Roberto Benigni. Tre anni dopo diresse Le vie del Signore sono finite e successivamente Pensavo fosse amore, invece era un calesse (1991), mentre per il suo Che ora è del 1989 vinse la Coppa Volpi ex aequo con Marcello Mastroianni alla Mostra del Cinema di Venezia.
Il suo ultimo capolavoro è Il postino di Michael Radford. Il film ricevette cinque nomination agli Oscar per Miglior attore protagonista, Miglior Regia, Miglior sceneggiatura non originale e Miglior colonna sonora, che vinse.
Massimo Troisi si spense a soli 41 anni il 4 giugno 1994 ad Ostia a causa di un attacco cardiaco. Troisi soffriva fin da piccolo di disturbi cardiaci e morì poche ore dopo il termine delle riprese del film.
Laggiù qualcuno mi ama uscirà al cinema il 23 febbraio.