Angelina Jolie diventa Maria Callas in quello che, a detta dei più, potrebbe rivelarsi il ruolo più pregnante della sua carriera. La pellicola in cui l’attrice veste i panni del soprano greco – Maria, per la regia di Pablo Lorrain – è in concorso alla prossima edizione della Mostra del Cinema di Venezia, e stando ai pronostici avrebbe buone possibilità di mietere qualche riconoscimento. Sia la sceneggiatura sia l’interpretazione contribuiscono a dare rilievo all’opera, ma è imperioso aggiungere che, a rendere il film d’interesse, è soprattutto la vita della stessa Callas, costellata di momenti talvolta tragici.
La leggenda del verme solitario
Il suo personaggio è così epico da aver dato adito a leggende che ne hanno accresciuto la fascinazione: si dice che per dimagrire avesse ingoiato il verme solitario. Non è dato sapere quanto ci sia di vero, tuttavia il soprano, all’apice del successo, perse davvero molto peso, circa 27 chili, probabilmente per conformarsi a un ideale di magrezza che all’epoca, con attrici quali Audrey Hepburn, si stava via via imponendo. Soprannominata “la divina”, Callas già in tenera età manifestò segni di un talento da fuoriclasse, tanto da venire indicata quale bambina prodigio. Crescendo conobbe l’affermazione grazie all’imprenditore Giovanni Battista Meneghini, divenuto poi suo marito, il quale si occupò di promuovere e spingere l’immagine artistica di Maria fino a garantirle ingaggi presso i più prestigiosi teatri d’Italia, Scala incluso.
L’abbandono di Onassis
In particolare, di Callas sono rimaste nella memoria le sue esecuzioni della Tosca, della Traviata e della Norma. Ma l’esistenza del soprano non fu solo gioie, anzi… Ella fu emotivamente atterrata dall’abbandono dell’imprenditore Aristotele Onassis, il quale, dopo averla portata via a Meneghini, la lasciò per l’ex first lady Jacqueline Bouvier, vedova di John Fitzgerald Kennedy. Da lì il tracollo, tanto esistenziale quanto professionale: Callas, oltre all’amore, perse anche la sublime vocalità che l’aveva fatta apprezzare per un’intera carriera e si ritirò a vita solitaria.
Forse un Oscar per Jolie
Torniamo al film; i più chiosano che Jolie sarebbe in odore di Oscar per la sua performance, che ha richiesto una grande trasformazione anche sul piano estetico. Sarebbe la seconda statuetta dopo quella vinta, per Ragazze interrotte, nel 2000, nonché la terza candidatura. Ella infatti concorse al premio anche, per Changeling, nel 2008. Nel cast della pellicola figurano altresì due italianissimi: Pierfrancesco Favino, nel ruolo di Aristotele Onassis, e Valeria Golino, in quello di Yakinthi, sorella di Callas.