Michele Placido torna dietro le telecamere per dirigere Eterno visionario, film dedicato a Luigi Pirandello, in uscita il 7 novembre al cinema – in tempo per il novantesimo anniversario della sua assegnazione del Premio Nobel per la letteratura l’8 novembre 1934.
Un Pirandello inedito
Placido ha deciso di mostrare un lato inedito del drammaturgo italiano, quello più personale. Un Pirandello alle prese col rapporto burrascoso con la moglie, i conflitti con i figli e quella passione dirompente per Marta Abba, sua musa e amore proibito, figura chiave nella sua vita e nella sua carriera a cui rimase legato fino alla sua morte.
Nel film troviamo Pirandello, interpretato da Fabrizio Bentivoglio, in treno verso Stoccolma per ricevere il suo Nobel per la letteratura, che rivive la sua esistenza e vede passarsi davanti i personaggi che hanno popolato le sue opere.
Un viaggio che porta il grande artista siciliano tra Roma, la Stoccolma del Nobel, la Berlino dei cabaret e del compositore Kurt Weill, la Sicilia arretrata degli zolfatari e degli arcaici paesaggi, la bellezza incantata della Milano di inizio Novecento, e l’America che ne consacra il genio a Hollywood e Broadway.
Il cast
Oltre a Bentivoglio nei panni dell’artista, c’è anche Valeria Bruni Tedeschi che interpreta la moglie Maria Antonietta Portulano, Federica Luna Vincenti nel ruolo di Marta Abba, Giancarlo Commare, Aurora Giovinazzo e Michelangelo Placido nei panni dei figli Stefano, Lietta e Fausto.
Eterno visionario è stato scritto dallo stesso Placido insieme a Matteo Collura e Toni Trupia ed è liberamente ispirato al libro di Collura Il gioco delle parti, vita straordinaria di Luigi Pirandello.
“Il libro è già una sceneggiatura. Non a caso Michele Placido, quando volle contattarmi dopo averlo letto, mi confessò che da tantissimo tempo accarezzava l’idea di realizzare un film su Pirandello ma gli mancava lo ‘strumento’ fondamentale per portarlo al cinema. Adesso, grazie a questo libro – mi disse al telefono – ho capito come fare”, ha raccontato Collura.