Tra tutti gli stati d’animo dello scibile umano, la rabbia è senz’altro il più demonizzato. Ci insegnano a soffocarla, a nasconderla e a non dichiararcene sopraffatti, poiché il solo caderne preda basterebbe a dar di noi l’impressioni di persone instabili, poco equilibrate, immature. Ma davvero questo sentimento è così sconveniente? A detta della scienza, se ben calibrato potrebbe rivelarsi utile a raggiungere i propri scopi. Un’indagine, condotta dalla Texas A&M University e pubblicata dalla rivista americana Journal of Personality and Social Psychology, ha messo in luce e approfondito i vantaggi della rabbia.
Gli esperimenti
Gli esperimenti, condotti su più di 1.000 volontari, sono stati molteplici: in uno di questi, i partecipanti dovevano risolvere degli enigmi linguistici dopo aver osservato immagini mirate a risvegliare in loro determinate emozioni, negative, positive e neutre; in un altro esperimento, invece, l’obiettivo era ottenere punteggi alti in videogiochi con diversi livelli difficoltà. In tutte le simulazioni proposte, le persone “arrabbiate” hanno ottenuto punteggi più alti e avuto tempi di reazione minori. Nel dettaglio, più gli obiettivi erano impegnativi e più la rabbia aveva un effetto maggiore, mentre l’aumento delle prestazioni era meno rilevante nel caso di scopi più semplici dove i soggetti, infatti, non si lasciavano prendere dalla collera. A detta degli studiosi, i risultati si presterebbero a un’unica interpretazione: emozioni comunemente ritenute negative, o peggio basse, sono potenzialmente in grado di garantirci dei vantaggi nella vita di tutti i giorni.
Funzionale all’evoluzione
Del resto, la rabbia si è rivelata funzionale all’evoluzione della specie umana permettendo ai nostri predecessori di difendere se stessi e la prole dalle minacce dell’ambiente. A significare che, se non avessimo digrignato un po’ i denti, a quest’ora non saremmo qui. Nella sua declinazione più positiva, la collera è utile anche a renderci ostili alle ingiustizie delle quali talvolta ci scopriamo vittime e ci insegna a rivendicare i nostri meriti. In fatto di rabbia, anche gli antropologi hanno le idee chiare, e, per definire l’energia rabbiosa che ci spinge ad essere più produttivi nel lavoro, ricorrono a un unico termine: “liget”. È stato coniato dalle tribù di cacciatori di teste che vivono nelle giungle della Nueva Vizcaya, costrette a misurarsi con tante avversità.