La sicurezza e la privacy tornano al centro dell’attenzione degli sviluppatori di WhatsApp. Nei prossimi mesi, infatti, saranno disponibili tre nuove funzioni per aumentare ulteriormente la privacy e offrire maggior controllo agli utenti sui loro messaggi.
Protezione dell’account
A tutti è capitato di cambiare telefono e di dover trasferire il nostro account WhatsApp dal cellulare vecchio a quello nuovo. D’ora in avanti quando si vorrà fare questo passaggio, WhatsApp chiederà la conferma sul dispositivo vecchio per assicurarsi dell’identità. Questa nuova funzionalità, oltre a rappresentare un ulteriore controllo di sicurezza, può anche essere utile in caso di un tentativo non autorizzato di spostamento di account su un altro dispositivo.
Verifica del dispositivo
I malware sono dei software in grado di compromettere, sfruttare e controllare qualsiasi tipo di dispositivo elettronico. Le minacce informatiche, secondo una ricerca di Microsoft Security, sono cresciute ad un ritmo allarmante in tutto il mondo ma specialmente in Italia, dove la cultura della sicurezza informatica è ancora molto bassa.
Nel caso dei cellulari, se un malware infetta un dispositivo mobile tra le altre cose è in grado di prendere il controllo e inviare messaggi indesiderati. Per evitare che questo accada, WhatsApp integrerà una serie di controlli automatici che consentono di autenticare l’account senza che sia necessario l’intervento dell’utente.
Codici di sicurezza automatici
Da diverso tempo nell’app è stata introdotta la crittografia end-to-end che garantisce che solo l’utente e l’altra persona con cui sta chattando possano leggere o ascoltare i messaggi e i contenuti inviati. WhatsApp ora sta rendendo il processo più semplice e accessibile.
“Stiamo implementando una nuova funzione di sicurezza basata su un processo chiamato ‘Key Transparency’, che ti consente di verificare automaticamente la sicurezza della tua connessione. Ciò implica che quando clicchi sulla tab Crittografia, sarai in grado di verificare immediatamente che la tua conversazione personale è protetta”, si legge sul blog.