L’anno scolastico 2023/24 è ufficialmente partito e si prospetta essere un anno ricco di novità, ma anche di problemi, precariato in primis.
Record di supplenti e precari
Anche quest’anno è segnato da record non proprio positivi. Secondo i sindacati delle scuole, infatti, il numero di supplenti annuali sarà di oltre 200 mila, ai quali si aggiungono i supplenti che copriranno periodi più brevi.
Nonostante il piano straordinario di reclutamento annunciato i mesi scorsi, delle 81 mila cattedre disponibili da assegnare, poi, il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha trovato solo 40 mila candidati, di cui la metà sarà assegnata ai precari. Ad oggi non è ancora stato pubblicato il bando riguardante il concorso, verosimilmente i nuovi professori arriveranno il prossimo anno scolastico.
Tutor, orientatori e docenti per disabili
Da quest’anno nelle scuole saranno presenti due nuove figure: il docente tutor e il docente orientatore.
Saranno circa 50 mila i docenti che aiuteranno gli studenti delle scuole secondarie di II grado a scegliere in modo consapevole il percorso di studi e di lavoro post scuola dell’obbligo. Il docente tutor avrà anche il compito di aiutare gli studenti più in difficoltà.
Novità anche per gli studenti disabili. Grazie ad una deroga alle regole dei concorsi, per quest’anno coloro che hanno finito il percorso di specializzazione Tfa e che superano la prova pratica saranno assunti: si tratta di circa 20 mila docenti.
Percorsi formativi abilitanti e concorsi
Entro la prima metà di settembre dovrebbe arrivare il bando del concorso ordinario per i dirigenti scolastici, e sempre entro la fine dello stesso mese dovrebbero essere pubblicati i bandi per i concorsi riguardanti le scuole di ogni ordine e grado per posti comuni e di sostegno.
Per i percorsi formativi abilitanti, c’è da attendere qualche mese: potrebbero arrivare a gennaio 2024.
Le nuove regole in classe
Sarà applicata fin da subito la circolare sull’uso degli smartphone in classe pubblicata dal Ministro Valditara nel dicembre 2022. La circolare vieta l’uso di smartphone e di altri dispositivi elettronici durante le lezioni perché il loro uso “rappresenta un elemento di distrazione sia per chi lo usa che per i compagni, oltre che una grave mancanza di rispetto per il docente”. Eventuali sanzioni disciplinari sono introdotte dai singoli istituti scolastici.
Per quanto riguarda le nuove regole sulla condotta, sulle bocciature e sui ricorsi al Tar c’è da attendere ancora un po’. Le leggi che dovrebbero regolamentare questi aspetti potrebbero essere introdotte nel corso dell’anno ma entrerebbero in vigore solo a partire dal prossimo anno scolastico.