Revisione classi di concorso, in arrivo il decreto interministeriale

da | Nov 14, 2023 | Mondo Scuola

Il 7 novembre i rappresentanti del Ministero dell’Istruzione e del Merito e le organizzazioni sindacali si sono riuniti per discutere del decreto interministeriale che rivede le classi di concorso.

Questo è un altro passo che si inserisce nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), ed ha l’obiettivo di razionalizzare il sistema, promuovere l’interdisciplinarietà e snellire le procedure di reclutamento. Il decreto che conferma le modifiche dovrebbe arrivare a breve.

Le classi accorpate

La Commissione che a giugno è stata incaricata di occuparsi della revisione ha proposto una serie di accorpamenti significativi delle classi di concorso:

  • A-01 e A-17: fusione di Arte e Disegno con Storia dell’Arte
  • A-12 e A-22: fusione delle Discipline letterarie con Italiano, Storia e Geografia
  • A-24 e A-25: integrazione delle Lingue e culture straniere con Inglese o seconda lingua comunitaria
  • A-29 e A-30: aggregazione di Musica nelle scuole secondarie di I e II grado
  • A-48 e A-49: combinazione delle Scienze motorie e sportive.

Ulteriori cambiamenti riguardano anche:

  • A028: abbassati i CFU necessari per l’accesso
  • A061: abolita la valutazione dei titoli professionali
  • Tabella B (classi di concorso per accedere ad ITP): semplificazione delle classi di concorso e inseriti i diplomi di nuovo ordinamento
  • Conversazione in lingua straniera: riconosciuta la validità dei diplomi ottenuti sia in scuole straniere che in Italia, rispettando gli ordinamenti dei Paesi di riferimento. È stato inoltre deciso che ogni titolo rilasciato da atenei sia considerato valido ai fini del reclutamento
  • A023: l’obiettivo è di riconoscere il titolo rilasciato da qualunque Ateneo.

Le critiche dei sindacati

Riguardo gli accorpamenti sono arrivate alcune critiche da parte delle organizzazioni sindacali, che hanno accusato la Commissione di non aver “ritenuto importante condurre un lavoro graduale e di confronto produttivo”.

I sindacati, inoltre, hanno sollevato diverse preoccupazioni riguardo alle conseguenze dell’accorpamento delle classi di concorso di diversi gradi sulla mobilità e sul reclutamento perché “possono creare contenzioso”.