Novità in arrivo per gli automobilisti e benzinai: da oggi presso tutte le stazioni di servizio ci sarà l’obbligo di esporre i prezzi medi nazionali dei carburanti per permettere agli automobilisti di confrontare i prezzi più facilmente.
Le tabelle comparative
Da oggi martedì 1° agosto scatta l’obbligo per i benzinai di esporre in ogni distributore il prezzo medio nazionale dei carburanti accanto al prezzo di vendita. L’obbligo, previsto dal decreto carburanti e approvato dal Parlamento l’8 marzo scorso, vale per i distributori di benzina, diesel e metano.
Nello specifico, i cartelloni con i prezzi devono essere esposti entro le due ore dall’entrata in servizio dei distributori, compresi quelli presenti in autostrada, o comunque entro le 10.30 per quelli aperti 24 ore su 24. Nelle stazioni in cui è presente il servizio self service i gestori hanno l’obbligo di comunicare i prezzi medi per questo tipo di servizio ma non necessariamente quelli per la modalità “servito”.
Le tabelle comparative hanno lo scopo di favorire maggiore trasparenza sulle tariffe proposte dai gestori dei distributori e di monitorare i prezzi dei carburanti. Decisione molto osteggiata dai benzinai che avevano addirittura presentato un ricorso al Tribunale amministrativo regionale del Lazio per sospendere il decreto perché, secondo loro, avrebbe creato solo confusione. Il 28 luglio il TAR del Lazio ha bocciato la richiesta.
Calcolo dei prezzi medi e multe
Il compito di calcolare il prezzo medio nazionale è in capo al Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit). Il Ministero calcolerà la media aritmetica sulla base dei prezzi regionali, delle province autonome e dei prezzi degli esercenti nazionali che si trovano lungo la rete autostradale. I benzinai sono tenuti a comunicare ogni settimana le variazioni dei prezzi praticati, anche se non subiscono variazioni.
Se gli esercenti non rispettano le nuove regole rischiano una sanzione da 200 a duemila euro, anche in base al fatturato, per il giorno in cui la violazione ha avuto luogo. Se l’esercente è recidivo e non rispetta le regole per più di quattro volte, può essere disposta la sospensione dell’attività da 1 a 30 giorni.
“Ogni cittadino può verificare da solo se il prezzo del benzinaio è in linea con il prezzo medio e quindi può decidere se fare rifornimento. Se il prezzo si discosta molto dal prezzo medio può denunciarlo al ministero”, ha affermato il Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso.
I gestori sono pronti a fare di nuovo ricorso, anche perché secondo le associazioni di categoria questo decreto sarebbe incompatibile con le norme sulla concorrenza, opinione condivisa dall’Unione Nazionale dei Consumatori, così come l’Antitrust che ha espresso un parere contrario contro la pubblicazione del prezzo medio.
Per Assoutenti, invece, l’esposizione del prezzo medio nazionale è un buon passo: “Tutto ciò che favorisce la trasparenza e la semplificazione nella comunicazione dei prezzi ai consumatori è positivo. Il faro però va puntato sulle speculazioni che avvengono prima dell’arrivo dei carburanti ai distributori”.