È un’ode ai piccoli borghi a rischio di spopolamento, pieno di affetto, ironia, leggerezza e malinconia Un mondo a parte, l’ultimo film del regista Riccardo Milani. Girato interamente nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, il film in uscita in sala il 28 marzo celebra i cento anni del Parco e l’amore per questi borghi.
La trama de Un mondo a parte
Michele Cortese (Antonio Albanese) è un maestro delle elementari che, dopo quarant’anni passati ad insegnare nelle scuole della capitale, decide di cambiare vita e orizzonti facendosi assegnare all’Istituto Cesidio Gentile detto Jurico, una scuola sita nel cuore del Parco Nazionale d’Abruzzo.
La Jurico si trova a Rupe, un piccolissimo borgo di 364 anime. La scuola, in realtà, è composta da un’unica classe di bambini che vanno dai 7 ai 10 anni. Ben presto Michele scopre che il preside di una scuola in una cittadina più grande si sta muovendo per far chiudere la scuola di Rupe.
Con l’aiuto della vicepreside Agnese (Virginia Raffaele), Michele, gli abitanti del borgo e gli alunni uniranno le forza ed inizieranno una corsa contro il tempo per salvare la loro piccola ma fondamentale realtà scolastica dalla chiusura.
Luoghi da non perdere
“Nei film vediamo come siano belli questi posti isolati e arroccati, ma noi spesso da turisti non ci rendiamo conto di quanto poi in verità sia difficile viverci. Quando arrivi vieni accolto e circondato da questi silenzi meravigliosi, però la vita qui è fatta di mille difficoltà e il mio personaggio scopre un po’ questo.
“Ma lo scoprire questo aspetto nascosto di una vita in montagna gli regala anche un’umanità che non ricordava di avere e di poter vivere. Anche noi, mentre giravamo il film, siamo stati avvolti da questa umanità, da questo calore che ci hanno regalato le persone che vivono tra Opi e Pescasseroli”, ha spiegato a Sky Albanese.
Le difficoltà di queste comunità, che spesso si trovano a dover combattere per far mantenere in vita anche i servizi più basilari come gli uffici postali, le scuole o i servizi della sanità, sono al centro del film di Milani. “Ho maturato questo film dopo aver visto queste comunità svuotarsi, passando nel tempo da tremila a mille a trecento abitanti, e le loro scuole chiudere. Questa è tra le vere emergenze del Paese, la scuola ha perso credibilità e autorevolezza”, ha raccontato il regista a Vanity Fair.
Un mondo a parte è al cinema dal 28 marzo.